Maggio 2017 – Cronache del Rodano – parte seconda

 

a cura di Claudio Corrieri

 

Domaine du Vieux Donjon
Circa 50.000 bottiglie prodotte per questa azienda famosa e situata appena fuori il paese di Châteauneuf-du-Pape.

Châteauneuf-du-Pape Blanc 2016
buona definizione di frutto tra fiori bianchi e agrumi, è un finto-semplice, penetrante e anche discretamente lungo – 85/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2014
annata più fresca, un po scarica di materia ma non di maturità di frutto, con tannini freschi, distesi, rilassati e finale scalpitante  90/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2015
annata più ricca, molto colore e molta maturità, note di frutta rossa dolce ma non surmatura, è piacevole, invitante, dotato di freschezza e dinamica, con finale molto lungo e profumato di rabarbaro e spezie  93/100

Domaine de Beaucastel
marchio prestigioso, con un parco vigneti importanti e un palmares colmo di infiniti riconoscimenti, vanta un mercato ben consolidato in America.
La famosa Cuvée Hommage a Perrin spunta prezzi altissimi ormai e, purtroppo, non è presente in questa carrellata.

Châteauneuf-du-Pape Blanc 2015
annata molto matura (e si sente), con un frutto tropicale, ananas e mango, in evidenza; l’ingresso sul palato è impattante, dolce, piacevole ma poco contrastato  86/100

Côtes du Rhone 2014
corretto ma debole in bocca, manca materia, semplice  80/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 14
note di pepe e spezie, il tatto è leggero e poco definito; l’attacco di bocca risulta scarno e troppo semplice, anche se gradevole, rispetto il consueto standard del Domaine  83/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2009
surmaturazione e note di gomma bruciata, molto legno, impattante e alcolico, anche in bocca non trova né dinamismo né freschezza, con un finale di liquirizia e tannini verdi in risalto  84/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2008
vino di maggiore freschezza e definizione, il frutto è maturo, ma non cadente, emerge un pregevole tratto di fiori secchi e grafite, con tannini di buona eleganza; decisamente il più convincente tra i vini di Beaucastel  90/100

Domaine Feraud
solo 5,5 ettari situati in buona parte su terreni sabbiosi.

Châteauneuf-du-Pape Blanc 2016
composto per quattro quinti da clairette, non ha una presa particolarmente reattiva sul palato, ma una silhouette delicata dal profilo verticale con finale agrumato e una fresca sapidità  87/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2014
schietto e arioso, dal colore tenue, con note di bastoncino di liquirizia e carne affumicata in evidenza; il finale è piacevole e coerente  87/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge Raisain Bleu 2014
95% di grenache; di media concentrazione, è arioso, ben articolato, con un “respiro” borgognone e buona matrice sapida  90/100

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2015
non finissimo al naso, che ha un carattere terroso e speziato; è robusto, con tannini rustici e leggermente vegetali, ma incisivi  87/100

Claudio Corrieri

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