Selezioni 2024, i migliori assaggi: BRANCAIA

Come è avvenuto in altre aziende del territorio, anche Brancaia ha evidenziato negli ultimi anni una crescita qualitativa particolarmente incisiva nei suoi Chianti Classico, offrendo risposte pienamente convincenti con vini ben curati e strutturati, precisi, bilanciati e non certo privi di carattere. Giusto per puntualizzare, tra il Chianti Classico 2022 e la Gran Selezione Radda 2021 (in foto), ho infine deciso di accordare una preferenza alla freschezza e allo stile sobrio del Chianti Classico Riserva 2021. Certe volte sono proprio pignolo. 

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Selezioni 2024, i migliori assaggi: CASTELLO DI VOLPAIA

Sono ormai abituato bene dai vini del Castello di Volpaia, visto che non offrono praticamente mai motivi di delusione e smorzano le critiche al primo sorso. L’annata 2021 sembra poi essere stata particolarmente propizia per le etichette di Chianti Classico di maggiore riferimento ed ecco che sia la Gran Selezione Coltassala che la Riserva esibiscono, partendo da caratteristiche stilistiche leggermente diverse, una qualità non meno che eccellente. È un confronto alla pari che risolvo assegnando la preferenza alla Riserva, giusto per quel tocco di freschezza in più.

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Selezioni 2024, i migliori assaggi: FONTERUTOLI

Ecco fortunatamente un altro di quei casi dove la scelta di un’etichetta da eleggere a “coup de coeur” aziendale non è davvero un compito facile, vista l’abbondanza di vini di pregio a Fonterutoli. Tuttavia non posso negare che il vino che riesce una volta di più a stupirmi per la rapidità con la quale ha affermato sin dalla sua prima uscita un carattere così ben definito di Sangiovese d’altura, è il Chianti Classico Gran Selezione Badiòla. Elegante, fresco e profumato, ha tutto per diventare un grande classico, in tutti i sensi.

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Selezioni 2024, i migliori assaggi: ISTINE

La scelta lungimirante di Istine nel puntare sulla forza espressiva dei singoli cru di Sangiovese, imbottigliati per svariati anni come “semplici” Chianti Classico, non poteva che sfociare nell’approdo alla tipologia della Gran Selezione. La maturità dei vigneti e l’indubbio successo della tipologia hanno suggerito evidentemente questo passaggio che ha fatto scivolare di un anno l’uscita dei 2021 ma che è maggiormente rispondente alle esigenze del mercato e alle giuste ambizioni della proprietà. Sul piano strettamente qualitativo, il cambio di definizione non ha provocato nell’immediato variazioni significative, anche in considerazione del livello elevato già raggiunto in precedenza. È possibile, e anche probabile, che il periodo più lungo e completo di affinamento dei vini, mostri in maggiore misura i suoi effetti positivi con il passare del tempo, anche se già al momento l’annata 2021 ha pienamente risposto alle attese. Tuttavia, giusto per non essere a mia volta troppo prevedibile, il vino che eleggo a “coup de coeur” aziendale non è uno dei cru (Vigna Istine, Vigna Casanova dell’Aia e Vigna Cavarchione) ma il Chianti Classico Riserva LeVigne 2020 in una delle versioni più riuscite e convincenti di sempre.

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SELEZIONE VINI 2023: CASTELLO DI VOLPAIA

Difficilmente si resta delusi dall’assaggio dei vini del Castello di Volpaia e, se non è la qualità complessiva ad essere mai messa in discussione, è interessante notare come la gerarchia interna delle varie etichette di Chianti Classico non sia, fortunatamente, sempre prevedibile. Solitamente tendo a preferire lo stile sobrio della Riserva ma l’annata 2020, ad esempio, sembra essere stata particolarmente propizia alla Gran Selezione Coltassala, grazie a un’impronta più definita, ariosa e dinamica del consueto.

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