Chianti Rufina Riserva I Veroni
Degustazione verticale
Con colpevole ritardo, pubblico gli appunti della degustazione verticale organizzata il (lontano..) 15 settembre 2016 da Lorenzo Mariani, titolare de I Veroni.
Il Rùfina Riserva è ottenuto dalle uve provenienti da un singolo vigneto di 4 ettari e mezzo situato alla base della Pieve di San Martino a Quona (Pontassieve). L’esposizione è a sud/sud ovest e l’altitudine è intorno ai 300 metri s.l.m.
La prima annata di produzione è stata la 1996 con una partecipazione di una piccola quota di uve bianche in aggiunta al sangiovese, come da antica tradizione toscana. Dal millesimo 2006 il vino è ricavato da uve sangiovese in purezza.
La fermentazione alcolica è sempre stata effettuata in tini di cemento; la malolattica in botti di rovere da 20/25 hl.
1996
Annata fresca, anzi quasi fredda, di scarsa reputazione in Toscana. Il colore è quello che ti attendi da un sangiovese di 20 anni ma i profumi non sono poi così evoluti, con una bella liquirizia in evidenza. In bocca è coerente, lineare, senza flessioni ma anche senza slanci. Un vino sulla difensiva ma di alta dignità. Produzione di 1700 bottiglie. Voto 85.
1998
Non è stata un’annata particolarmente quotata, anche perché preceduta dalla forse troppo acclamata 1997 e seguita dalla solidissima 1999. Nella sostanza, però, il rischio maggiore presente in questo tipo di degustazioni a ritroso nel tempo non è costituito dalla data di vendemmia o dall’ultima pioggia traditrice ma, molto più banalmente, dalla qualità dei tappi. E il tappo di questo 1998 non ha francamente brillato, consegnando in degustazione un vino ormai alle corde, decadente e al limite dell’ossidazione. Cose che capitano anche ai migliori..
2001
Annata importante, matura e ricca che coincide, fortunatamente, anche con un pronto riscatto della Riserva de I Veroni. Un vino interessante già al primo approccio olfattivo che evidenzia una sorprendente presenza di frutto, confermata anche sul palato, che è denso senza pesantezze e non di meno rinfrescato da una sana acidità nel finale. La complessità è media ma l’insieme è più che confortante. Bottiglie prodotte 2500. Voto 88.
2004
L’annata ha una reputazione elevata e ogni anno che passa la consolida sempre di più. Un po’ dappertutto ha prodotto, in abbondanza, uve sane e anche mature, per chi ha saputo o voluto attendere. Vendemmia graduale e tardiva quindi, che è un bel presupposto per creare vini altrettanto tardivi nella loro evoluzione. La Riserva de I Veroni non fa eccezione, il vino è ancora giovane e ben lontano da iniziare la sua fase discendente; intenso nei profumi, succoso, in un continuo movimento guidato da un’acidità pimpante. È anche l’anno che ha visto l’entrata in cantina di qualche nuovo legno, di piccole dimensioni. Un rovere che ancora fa sentire la sua presenza, limitando l’affermazione del carattere. Ancora 2500 le bottiglie prodotte. Voto 89.
2006
Non ci sono attenuanti, l’annata è di quelle ricche e calde, di quelle che non possono intimorire i vini della Rùfina. Non ci sono neanche più le uve bianche e il colore, decisamente intenso, segnala una ricchezza insolita. Il naso è profondo, giovanile, con note di amarene ed erbe aromatiche. Il sapore è avvolgente, concentrato, leggermente boisé nel finale. Convincente sul piano della prova di “forza”, meno su quello stilistico che ondeggia tra molta modernità e un pizzico di tradizione. La produzione salta a 11000 bottiglie. Voto 88.
2007
Altra annata calda e favorevole. Il vino è molto buono, sicuramente ben riuscito, ha volume ma non pesantezza, è caldo ma non statico, ha pienezza ma anche profondità. Più all’insegna dell’equilibrio che non della personalità, se vogliamo puntualizzare, ma ce ne fossero…Produzione saldamente ancorata alle 11mila bottiglie. Voto 90.
2008
Annata più difficile e contorta delle precedenti, ma anche più intrigante e imprevedibile. Il vino non ha la ricchezza di 2007 e 2006 ma sorprende per l’integrità e la freschezza del frutto. Non si allarga sul palato ma propone un maggiore contrasto, diffondendosi con progressione sicura. Il carattere c’è. Produzione di 11mila bottiglie. Voto 89.
2009
Ancora un’annata calda che ha generato vini strutturati ma poco reattivi. Un passo indietro anche per la Riserva de I Veroni, si avverte l’alcol e il tannino segnala, con qualche ruvidità di troppo, una maturazione non del tutto bilanciata. 15000 bottiglie. Voto 84.
2011
Calore a profusione anche in questa vendemmia, con un’accentuazione delle temperature nella seconda metà di agosto. Il frutto è esuberante e ben maturo, l’alcol si fa sentire, la struttura è ricca e piena. Nel finale affiora un po’ di rovere ma non lo slancio per allungare adeguatamente. La produzione sale a 18000 bottiglie. Voto 87.
2012
Ancora un millesimo caldo, senza eccessi di temperature ma dal carattere fortemente siccitoso. Il vino è ancora giovanissimo e si trascina dietro ancora un po’ di tannino da dover assorbire. Il frutto è maturo ma con toni più calibrati del 2011 e il raggiungimento dell’equilibrio dovrebbe essere un obiettivo di facile conseguimento. 19000 bottiglie. Voto 88.
2013
Millesimo di alto livello che possiede i presupposti per farsi ricordare a lungo. Anche la Riserva de I Veroni coglie l’occasione e innesca una marcia superiore, la polpa non manca ma, finalmente, c’è anche il respiro giusto, l’ariosità che rende la beva più sciolta e l’assetto del vino più dettagliato ed elegante. La chiusura è fresca, lunga e promettente. Le bottiglie sono 19000. Voto 92.