SELEZIONE VINI 2021: CASTELLO DI POTENTINO

Sono affezionato al Castello di Potentino, al luogo dove si trova e che conserva ancora testimonianze concrete della presenza (anche enologica) etrusca, alle persone che ci vivono, lavorano e fanno il vino come Charlotte Horton, alle prime, sorprendenti e piacevolissime bottiglie di Sacromonte che uscivano agli inizi di questo secolo dalle cantine del Castello. Ma non sarei fedele a me stesso se continuassi a scrivere con questo tono mieloso, per cui cambio accento e prendo atto che con il tempo cambiano le cose e anche a Potentino, da un solo vino prodotto, si sia passati a una generosa sfilza di etichette. Non sto a indagare sulle motivazioni, soprattutto se commerciali, ma sul piano strettamente qualitativo confesso che se il Sangiovese Sacromonte non si fa preferire alle sue prime edizioni, il cambiamento attuato appare giustificato da un’interpretazione dell’Alicante Balaxus che segna un punto di riferimento per il vitigno nell’intera area maremmana, senza dimenticare che fra i tre (!) Rosati prodotti emerge la vibrante freschezza del Lyncurio, quasi a tracciare una nuova possibile strada per l’affermazione del Pinot Nero alle nostre latitudini.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

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