Monte del Fra’ non si può certamente catalogare nel gruppo dei piccoli produttori artigianali visto che può contare sulla “piccolezza” di circa duecento ettari di vigneto distribuiti tra la sponda meridionale del Garda – dove il vasto repertorio di tipologie locali, come Bardolino, Custoza e Lugana è pienamente rappresentato – e la Valpolicella, dove nasce l’articolata gamma di etichette di Amarone, Valpolicella Classico e Ripasso.
Tuttavia l’azienda ha mantenuto un assetto di stampo familiare e la produzione è tanto ampia quanto affidabile, con un vertice qualitativo costituito, almeno in questa occasione, dal sempre ottimo Custoza Ca’ del Magro.
Il dettaglio delle recensioni è, come d’abitudine, consultabile qui, in area abbonati.
Le recensioni di questo mese sono state monopolizzate dalle anteprime toscane, tra Brunello di Montalcino e, in misura minore, Vernaccia di San Gimignano. Ma un piccolo margine per altri vini, sia bianchi che rossi, è rimasto con riscontri qualitativi non proprio – non è un gioco di parole – marginali. Nomi famosi e produttori di primo pelo si alternano ai vertici, lasciando l’impressione di un’enologia nostrana dinamica come non mai.
Vini Bianchi
Etna Bianco DOC Gamma 2016 Federico CURTAZ Fiori bianchi, agrumi, cenere affiorano ritmicamente al naso; in bocca l’acidità è quasi sferzante ma non aggressiva, il tratto è poi leggero, apparentemente delicato ma in grado di rilanciare con forza in un finale lungo dal fondo freschissimo, minerale, complesso – 93
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC Bucci 2016 BUCCI Profumi di fiori di ginestra, camomilla, agrumi, che si alternano con i giusti ritmi al naso; in bocca è fresco, succoso, sapido, dotato di un equilibrio ammirevole e di una bevibilità straordinaria. – 92
Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva I Mocali 2015 VAGNONI Probabilmente la migliore versione de I Mocali di sempre, precisa e ampia nei profumi di camomilla, fiori di ginestra, spezie, possiede un sapore dal tatto cremoso, continuo, equilibrato e molto lungo nel finale. – 92/95
Toscana Bianco IGT Toccatté 2016 LE SPIGHE Profumi di fiori e cenere, è intenso, ben modulato nello sviluppo, articolato nella tessitura, lungo e minerale nel finale. Un Fiano in purezza dal carattere prorompente che ha trovato in Maremma un ambiente congeniale. – 91
Vernaccia di San Gimignano DOCG Campo della Pieve 2016 IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA Non pienamente giudicabile in questa fase sul piano aromatico, si apre però sul palato con un impatto perentorio, vibrante, molto articolato; l’allungo finale è altrettanto incisivo e le premesse per un’edizione di rilievo per il “Campo” ci sono tutte. – 90/93
Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva La Lastra 2016 LA LASTRA Ben definita nei profumi di fiori bianchi, agrumi, mandorle, esibisce un equilibrio eccellente su una base strutturale compatta e distribuita con ordine ed eleganza; complessa e saporita, è una Vernaccia forse non tipicissima ma di livello assoluto. E può salire ancora.. – 90/93
Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva Vigna ai Sassi 2015 TENUTA LE CALCINAIE Ricca, succosa, intensa, presenta qualche aspetto più maturo legato all’annata ma il passo è notevole e il finale energico. – 90/93
Vernaccia di San Gimignano DOCG Vigna Santa Margherita 2016 PANIZZI Quasi certamente la migliore Vigna Santa Margherita di sempre, affrancata da quelle note dolci di rovere che la banalizzavano esprime slancio, freschezza e integrità aromatica inseriti in disegno armonico e godibile. – 90/93
Colli di Luni Vermentino DOC Pianacce 2016 GIACOMELLI Profumi di frutti tropicali e agrumi espressi con nitidezza; il sapore è equilibrato, denso, continuo, elegante nello sviluppo, lungo e fresco nel finale – 90
Vini Rossi
Toscana Rosso IGT Il Corzano 2013 CORZANO E PATERNO Floreale e speziato al naso, è intenso, deciso e non di meno elegante nel tratto gustativo, con tannini fini e finale lungo, caratterizzato da una forte scia sapida/minerale. – 94
Toscana Syrah IGT Bellosguardo 2015 PODERE BELLOSGUARDO Profumi precisi ed eleganti di stampo varietale con spiccate note floreali e speziate; in bocca si sviluppa con progressione e senso delle proporzioni, soffice al tatto, dinamico e lungo nel finale dove evidenzia carattere e originalità. – 93
Amarone della Valpolicella Classico DOCG Moròpio 2012 ANTOLINI Originale nei profumi di frutti neri accompagnati da un elegante côté floreale; in bocca è ricco ma non vistoso, misurato nei toni, saporito e contrastato, dotato di una freschezza sorprendente e inusuale per un Amarone. Eccellente. – 92
Montepulciano d’Abruzzo DOC Tonì 2013 CATALDI MADONNA Ricco e variegato sul piano aromatico con sentori ematici, di lamponi, spezie, anice, fiori secchi; in bocca è bilanciato, elegante nella trama, docile sul piano tannico. –92
Cannonau di Sardegna Classico DOC Riserva Dule 2014 GABBAS Speziato, floreale, agrumato, è fine, articolato, elegante nella trama, agile nell’espansione, di buona lunghezza finale. – 91
Maremma Toscana Rosso DOC Grenache Oltreconfine 2015 BRUNI Intenso e aperto nei profumi dal profilo fruttato e decisamente speziato; in bocca è avvolgente, continuo, lungo con un tannino presente nel finale. –91
Toscana Rosso IGT Rabuschio 2015 PODERE BELLOSGUARDO Ha un carattere quasi “nordico” (l’azienda si trova in Casentino) nei profumi con note di spezie, felci, erbe aromatiche e lamponi; in bocca è fresco, reattivo, dotato di una pregevole tensione gustativa e di un carattere territoriale legato con maggiore evidenza alla presenza di sangiovese. Uvaggio di sangiovese con una quota minore di cabernet sauvignon e un pizzico di pinot nero. – 91
Ci vuole poco a capire che questa è una raccolta di assaggi sparsi, vista l’estrema diversità tra una tipologia e l’altra, e confesso di non aver mai scritto insieme di Amarone e Lambrusco.. Tuttavia, tra Antolini e Villa di Corlo, passando per il sempre ottimo (anche in annate precarie come la 2014) Gabbas, c’è davvero del buon bere.
Amarone della Valpolicella Classico DOCG Moròpio 2012 ANTOLINI Originale nei profumi di frutti neri accompagnati da un elegante côté floreale; in bocca è ricco ma non vistoso, misurato nei toni, saporito e contrastato, dotato di una freschezza sorprendente e inusuale per un Amarone. Eccellente. – 92
Amarone della Valpolicella Classico DOCG Tommasi 2013 TOMMASI Sentori di marmellata di more, chiodi di garofano, cenni balsamici; il sapore è caldo, generoso, equilibrato, più fresco e asciutto in chiusura. – 87
Cannonau di Sardegna Classico DOC Arbòre 2014 GABBAS Molto speziato al naso, ha struttura consistente, un po’ tannica nel finale. – 87
Cannonau di Sardegna Classico DOC Riserva Dule 2014 GABBAS Speziato, floreale, agrumato, è fine, articolato, elegante nella trama, agile nell’espansione, di buona lunghezza finale. – 91
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco Corleto 2016 VILLA DI CORLO Profumi netti di lamponi, fragole e lievi cenni floreali; sapore fresco, intenso, continuo, appena un po’ tannico in chiusura – 89
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco Villa di Corlo 2016 VILLA DI CORLO Note di frutti rossi e agrumi al naso; sul palato è fresco, agile, scattante e reattivo, si semplifica nel finale ma è ben riuscito – 88
Montefalco Sagrantino DOCG Broccatelli Galli 2012 BROCCATELLI GALLI Pieno, morbido, tecnicamente corretto, è un po’ statico nello sviluppo e leggermente ruvido nel finale. – 85
Pomino DOC Villa Petrognano 2013 SELVAPIANA Scuro nel colore, ha profumi di carattere fruttato e sapore intenso ma un po’ semplice, con finale dai contorni boisé. – 85
San Gimignano Rosso DOC Fantesco 2015 ALESSANDRO TOFANARI Trasparente nel colore, pulito nei profumi, è un po’ magro e semplice ma anche schietto, agile e di bella beva. – 86
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The Great Wines of Tuscany
The Great Wines of Tuscany – Giunti – 2017
L’immagine riproduce la copertina della versione inglese del mio libro I Grandi Vini di Toscana, uscito il 23 novembre 2016 nelle principali librerie italiane.
Il libro ripercorre, attraverso la descrizione di 69 vini selezionati e particolarmente rappresentativi, un periodo cruciale dell’evoluzione del vino toscano. Su ogni vino sono riportate le informazioni tecniche relative ai metodi di produzione, le note storiche, gli aneddoti, completando il tutto con una degustazione verticale di ogni vino scelto.
Dall’introduzione:
Da tempo meditavo di dare forma e sostanza alla raccolta di oltre venti anni di appunti, di visite, incontri, suggestioni e, soprattutto, degustazioni. Centinaia e centinaia di bottiglie aperte e provate, ma anche assaggi dalla botte, lo stesso vino degustato appena nato e poi testato più volte nel corso degli anni. Insomma. alla fine mi sono accorto di poter raccontare storie all’infinito. E avrei desiderato farlo con un editore toscano, perché un libro sui vini toscani prodotto “in casa” avrebbe avuto un significato tutto particolare. È fortunatamente capitata l’occasione di proporre l’idea a Giunti che ha manifestato immediatamente grande interesse e molta disponibilità per l’argomento. Ne abbiamo parlato, poi abbiamo rimandato l’inizio del progetto, perché un editore di cose da fare ne ha tante, e anch’io avevo le mie. Il progetto originale si è piano piano delineato con maggiore chiarezza a entrambi e alla fine abbiamo, come si dice, messo nero su bianco e l’avventura di questa pubblicazione è partita.
E qui devo premettere che un libro come questo non è un libro qualsiasi, dove si raccolgono le idee, si dà loro un ordine e si inizia a scrivere. Avrei anche potuto fare così, in fondo ho molti assaggi archiviati nel corso degli anni, bastava metterli insieme e il gioco era fatto. In realtà, avendo a che fare con una materia “viva” come il vino poteva essere sicuramente interessante proporre le impressioni che mi aveva fatto quella determinata etichetta dieci anni fa, ma sarebbe stata soltanto una somma di annate diverse, non una verticale vera e propria. Dopo tante degustazioni “orizzontali” (più vini della stessa tipologia e annata) che mostrano solo una faccia della luna, l’assaggio “verticale” permette di esplorare il carattere e il valore di un vino sotto una prospettiva del tutto diversa dal solito. E ne restituisce un’immagine più completa e profonda che va oltre il semplice piacere di una bottiglia…
Come ho scelto i vini? Chiaramente gran parte della selezione effettuata riflette semplicemente il mio gusto, è ovvio che molti dei vini presenti siano tra i miei preferiti sulla base degli assaggi effettuati in tanti anni di attività.
Nella scelta ho tenuto conto non solo delle mie preferenze personali, ma anche della rappresentatività delle varie zone e tipologie, e della presenza di originalità degne di nota. Ho completato l’elenco con vini che, anche se non proprio in cima ai miei desideri, hanno fatto parlare di sé in questi ultimi anni, raggiungendo un’alta reputazione sul piano nazionale e internazionale e che ho ritenuto interessante comprenderli in un’indagine qualitativa che poteva riservare (e riservarmi) qualche sorpresa.
Non ricordo quando ho assaggiato il mio primo vino, ma ricordo bene da quando questa passione si è trasformata in lavoro; e posso dire che ormai sono più di venti anni che, prima come collaboratore, poi come diretto responsabile, ho frequentato varie pubblicazioni specializzate del settore. Quanti vini sconosciuti e oggi apprezzati da tutti ho segnalato in questi anni? Ho perso il conto, ma confesso che ancora oggi continuo ad assaggiare con la stessa passione e voglia di ricerca di allora. Ed è questo che voglio fare, non faccio il filosofo, mi limito semplicemente a dire quanto e perché un vino mi piace. Ma lo faccio rivendicando un’autonomia e un’indipendenza di giudizio che oggi mi sembra merce assai rara. Per questo motivo credo ci sia lo spazio per proporre un sito imperniato seriamente e quasi esclusivamente sulle note di assaggio. Ernesto Gentili Per contattarmi: info@ernestogentili.it
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Dopo le prime collaborazioni con Slow Food Editore per le pubblicazioni Guida al Vino Quotidiano e Guida ai Vini del Mondo, ha iniziato nel 1994 a occuparsi della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso-Slow Food, assumendo dopo pochi anni il ruolo di responsabile della Toscana; e successivamente anche di curatore per due edizioni dell’Almanacco del Berebene. Dal marzo 2003 è passato al ruolo di curatore, insieme a Fabio Rizzari, della Guida I Vini d’Italia del gruppo editoriale L’Espresso, seguendo tutte le edizioni successivamente realizzate, dalla 2004 fino alla più recente 2016. È stato membro permanente del Grand Jury Européen, ha al suo attivo anche varie collaborazioni con testate straniere, come la Revue du Vin de France, Decanter e la giapponese Wine Kingdom, oltre che con altre pubblicazioni specializzate italiane. Nel novembre 2016 è uscito in libreria il suo libro I Grandi Vini di Toscana (The Great Wines of Tuscany nell’edizione inglese), edito da Giunti.
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PREMI E RICONOSCIMENTI – Premio Casato Cinelli Colombini 2001 per Miglior articolo su Montalcino (per Slow Food Editore). – Premio Grandi Cru d’Italia 2008 come “miglior giornalista del vino”. – Segnalato dalla rivista inglese Decanter (gennaio 2010) tra i 10 personaggi più influenti del vino italiano. – Premio Lamole 2012: cittadinanza onoraria di Lamole. – Premio Casato Cinelli Colombini 2013 per Miglior articolo su Montalcino (per L’espresso Editore).
Dopo aver maturato un adeguato bagaglio di esperienza lavorando per ristoranti e alberghi in Italia e Svizzera, Claudio Corrieri decide, nel 1994, di aprire Lo Scoglietto sul lungomare di Rosignano Solvay (LI).
Diplomato Sommelier nel 1996, coltiva la passione per il vino cercando di approfondire la sua voglia di conoscenza, attraverso letture, viaggi, frequentazione di corsi di aggiornamento e, soprattutto, stappando tante bottiglie.
Gestisce, nel frattempo, un altro locale, InVernice, che diventa nel giro di pochi anni il punto di riferimento per gli appassionati di vino dell’area livornese.
Nel 2010 inizia a collaborare con la prima edizione di Slowine e dall’anno successivo entra a far parte del team della Guida Vini dell’Espresso, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, fino al cambio di direzione, avvenuto un paio di anni fa.
Nello stesso periodo inizia il suo rapporto con il web, scrivendo articoli su vini del Rodano e della Borgogna per il sito diretto dall’amico Fernando Pardini (www.acquabuona.it) e continuando, nell’attualità, a mantenere una stretta collaborazione con Ernesto Gentili su queste pagine.
Da pochi anni si occupa, insieme all’amico (nonché valente degustatore) Daniele Bartolozzi, di importazione diretta di Champagne attraverso un’accurata selezione di piccoli produttori (www.lebollicine.eu).