SELEZIONE 2022/23: AGGIORNAMENTI

I Report che ho pubblicato di recente in zona abbonati riguardano una serie di aziende che hanno proposto una serie di vini degni di interesse, con confortanti conferme e piacevoli sorprese o, per dirla alla francese, coup de coeur.
Nel primo gruppo – quello delle conferme – in particolare risalto si sono posti i vini di Boscarelli: ben nove le etichette presentate e nove quelle selezionate. Cosa aggiungere a questo dato già così esplicito sull’affidabilità dell’azienda di Montepulciano? Poco altro, se non che si tratta sempre di vini che vivono fasi alterne di evoluzione prima di trovare l’assetto definitivo, per cui possiamo sempre attenderci qualche ulteriore impennata positiva già nei prossimi mesi.
Lo stesso dicasi per un altro nome di rilievo della nostra enologia come Gabbas. Anche in questo caso vale la pena attendere, a breve, il momento migliore.
Si confermano anche i valori di Lunadoro e Vallepicciola come quelli di Quercia al Poggio. Non assaggiavo invece da qualche anno i vini della storica azienda maremmana del Provveditore e ne ho ricavato un’impressione decisamente positiva con il Morellino di Scansano Riserva Primo 2017 in buona evidenza, mentre si può inserire tra le piacevoli novità il Chianti Classico Riserva 2019 de La Vigna di San Martino ad Argiano, il cui difetto principale è in realtà la lunghezza del nome.

Non meno brillanti e sorprendenti sono risultati infine i vini di Torre a Cona, nei Colli Fiorentini, e del Podere Ciona, a Gaiole in Chianti.
Ma ci sarà occasione per tornare a parlarne a breve.

SELEZIONE VINI 2021: GABBAS

Nel confronto tra l’Arbòre e il Dule – i due eccellenti Cannonau prodotti da Giuseppe Gabbas – ho sempre preferito senza incertezze l’eleganza della trama e i seducenti profumi floreali del secondo rispetto alla struttura arcigna del primo. L’annata 2018 mi ha invece offerto buoni motivi per rivalutare l’Arbòre che ha perso quella ruvida scia tannica finale, apportata dalla piccola quota di muristellu, ed ha guadagnato in compostezza senza intaccare minimamente il già forte carattere. Fortemente speziato nei profumi, contrastato e intenso sul palato, l’Arbòre 2018 lascia il segno e non teme più il confronto.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE VINI 2021: SIDDÙRA E IL VERMENTINO

La popolarità del Vermentino è ai massimi storici. Al pubblico piace il nome, non solo il vino, le bottiglie di Vermentino sono le tra le più stappate nel corso dell’estate nelle coste liguri, sarde e toscane, ovvero le aree di maggiore diffusione del vitigno che assume un ruolo dominante nella pur vasta produzione della cantina Siddùra. Ho assaggiato tre versioni distinte di tre annate diverse ma coerenti tra loro non solo per la precisione tecnica e la definizione stilistica, ma per un senso di bevibilità istintivo che non va a discapito della potenziale complessità.……continua per gli abbonati.

Sardegna e Sicilia in bianco

 

Sardegna e Sicilia in bianco

 

È il titolo dell’ultimo Report pubblicato relativo a 11 vini delle nostre due maggiori isole. Vermentino, grillo, carricante, catarratto, come pure trebbiano e zibibbo sono presenti in rappresentanza di 5 aziende*.

Le note di assaggio che seguono sono riferite al Santigaini 2015 di Capichera
profumi maturi e sapore “solare”, caldo, largo, pieno, rotondo; apparentemente quasi evoluto, acquisisce in realtà complessità gustativa e aromatica proprio con l’ossigenazione, virando su profumi balsamici e un sapore articolato e profondo. Dalla personalità originale, non è vino dal profilo nervoso e scattante ma mantiene sorprendentemente tono e carattere anche dopo abbondante ossigenazione.

*Assuli, Capichera, Centopassi, Costa Ghirlanda, Cottanera.

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