ANTEPRIME TOSCANE 2023, Chianti Classico varie annate

La carrellata conclusiva di varie annate e tipologie del Chianti Classico conferma l’ottimo stato di salute dei vini della denominazione e, soprattutto, la sensazione di un territorio attraversato da una positiva vitalità. Sul piano stilistico convivono interpretazioni diverse come del resto sono diversi i territori e la nascita delle UGA è in fondo la dimostrazione pratica dell’esigenza di sottolineare queste distinzioni: la diversità è nella natura intrinseca di ogni vino.

Quel che unisce invece numerosi vini di quest’ultima rassegna è la qualità particolarmente elevata. Segnalo, e mi limito soltanto ai riscontri più eclatanti, tra le Riserve 2019 una magnifica versione de La Selvanella delle Fattorie Melini, de Le Vigne di Istine, del Seretina di Monterotondo, della Riserva di Val delle Corti e di quella di Querciabella (già recensita peraltro lo scorso anno). Tra le Gran Selezioni 2019 risaltano le prove del San Lorenzo del Castello di Ama e di A Sofia di Terreno, mentre con l’annata 2018 spicca un monumentale Vigneto San Marcellino di Rocca di Montegrossi.

Il dettaglio completo è, come sempre, disponibile in zona abbonati

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