Il Prünent e gli altri vini delle Cantine Garrone

Ho recentemente dedicato una serie di recensioni ai vini dell’Alto Piemonte, tra i quali si è messa in buona evidenza la produzione delle Cantine Garrone, azienda della Val d’Ossola che propone una serie di etichette, a base ovviamente di Nebbiolo, degne di sicura attenzione. Non voglio scadere in facili retoriche visto che il messaggio da lanciare è semplice e concentrato nel concetto che gestire una vigna e produrre vino in un altopiano prealpino nascosto dal mondo, con vigneti posizionati tra 450 e 600 metri di altitudine, è tanto suggestivo quanto temerario. Tuttavia i fratelli Garrone non si sono scoraggiati e si sono buttati con entusiasmo in un’avventura che ha anche lo scopo di rivitalizzare la viticoltura storica di un territorio altrimenti destinato a essere abbandonato. Una motivazione nobile e meritevole di essere incoraggiata soprattutto se in grado di esprimere vini di qualità e carattere.

Come, in effetti, ho puntualmente verificato nella piccola verticale (5 annate) del Nebbiolo Prünent descritta qui, insieme al resto della produzione.

SELEZIONE 2022/23: PIETRAFORATA

Il Ghemme Vigna Locche 2013 di Pietraforata è probabilmente l’assaggio più sorprendente che ho avuto occasione di fare nel gruppo dei vini dell’Alto Piemonte. Non conosco direttamente l’azienda autrice di tale piccola meraviglia, ma, sperando che non resti un caso isolato, debbo dire che un’espressione del Nebbiolo così sfumata ed elegante capita raramente anche con tipologie (e cantine) più illustri.
Vini recensiti: Colline Novaresi Doc Nebbiolo Saggezza 2019, Ghemme Docg Vigna Locche 2013.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

 

SELEZIONE 2022/23: PLATINETTI GUIDO

Ancora una cantina che punta senza mezzi termini sull’equilibrio e la bevibilità senza togliere contenuti alla complessità e al potenziale di longevità dei propri vini. Il Ghemme Vigna Ronco al Maso 2018 di Guido Platinetti sintetizza felicemente lo stile e gli obiettivi aziendali, mostrando profondità, originalità aromatica e tannini fini. Non meno sorprendente è la Barbera Pieleo, un’interpretazione del vitigno svincolata da modelli iperconcentrati e iperboisé.
Vini recensiti: Colline Novaresi Doc Barbera Pieleo 2019, Colline Novaresi Doc Nebbiolo Platinetti Guido 2020, Ghemme Docg Vigna Ronco al Maso 2018.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE 2022/23: PODERE AI VALLONI

Coerente con i principi più nobili legati al rispetto dell’ambiente, Podere ai Valloni è un “manifesto” vivente di come dovremmo, come consumatori e cittadini del mondo, auspicare si muovesse ogni attività, agricola e non, al di là degli slogan, delle convenienze spicciole, dell’appartenenza “bio”, spesso solo di facciata. Produrre vini buoni e diciamo pure eccellenti non è l’obiettivo ultimo ma una semplice conseguenza che deriva dalle scelte effettuate e dalla straordinaria vocazione, ben valorizzata, del territorio del Boca. In effetti i vini, provenienti da vigneti “alti” sia come latitudine sia come altitudine (oltre i 500 metri), esprimono una personalità singolare che necessita di tempo per emergere adeguatamente. La raccolta è effettuata generalmente verso la metà di ottobre, l’affinamento in botti grandi prosegue – per il Vigna Cristiana – per tre anni, seguito da un periodo ancora più lungo in bottiglia. L’uscita sul mercato avviene conseguentemente in tempi ritardati rispetto alle indicazioni del disciplinare ma è una scelta difficile da contraddire visti gli effetti ancora “scalpitanti” dei vini assaggiati.
Vini recensiti: Boca Doc Vigna Cristiana 2013, Colline Novaresi Doc Nebbiolo Gratus 2018.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

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