SELEZIONE 2022/23: PIETRAFORATA

Il Ghemme Vigna Locche 2013 di Pietraforata è probabilmente l’assaggio più sorprendente che ho avuto occasione di fare nel gruppo dei vini dell’Alto Piemonte. Non conosco direttamente l’azienda autrice di tale piccola meraviglia, ma, sperando che non resti un caso isolato, debbo dire che un’espressione del Nebbiolo così sfumata ed elegante capita raramente anche con tipologie (e cantine) più illustri.
Vini recensiti: Colline Novaresi Doc Nebbiolo Saggezza 2019, Ghemme Docg Vigna Locche 2013.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

 

SELEZIONE 2022/23: PLATINETTI GUIDO

Ancora una cantina che punta senza mezzi termini sull’equilibrio e la bevibilità senza togliere contenuti alla complessità e al potenziale di longevità dei propri vini. Il Ghemme Vigna Ronco al Maso 2018 di Guido Platinetti sintetizza felicemente lo stile e gli obiettivi aziendali, mostrando profondità, originalità aromatica e tannini fini. Non meno sorprendente è la Barbera Pieleo, un’interpretazione del vitigno svincolata da modelli iperconcentrati e iperboisé.
Vini recensiti: Colline Novaresi Doc Barbera Pieleo 2019, Colline Novaresi Doc Nebbiolo Platinetti Guido 2020, Ghemme Docg Vigna Ronco al Maso 2018.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE 2022/23: CA’ NOVA (GIADA CODECASA)

Un assaggio emblematico per intravedere le prospettive dell’intera area dell’Alto Piemonte. I vini di Giada Codecasa, al di là della qualità complessivamente elevata, evidenziano un potenziale di evoluzione molto interessante in quanto, almeno a giudicare dai due Ghemme 2015 provati, mantengono a lungo – tappo permettendo – i caratteri giovanili. Il che non significa automaticamente che il loro margine di longevità sia infinito ma riuscire a restare “giovani” per il maggior tempo possibile potrebbe suscitare ondate di invidia da parte di altre tipologie ben più conclamate (e anche da parte di chi assaggia…).
Vini recensiti: Ghemme Docg Riserva Ca’ Nova 2015, Ghemme Docg Victor 2015.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE 2022/23: TIZIANO MAZZONI

Cantina ben conosciuta, non è quindi una sorpresa e può essere catalogata in questo contesto tra le piacevoli conferme. Lo stile dei Ghemme di Mazzoni tende al tradizionale, è poco ammiccante, severo se vogliamo, ma anche di carattere e prospettiva. Diciamo pure una certezza. Sulla base di queste considerazioni vale la pena tentare una prova di riassaggio a distanza di qualche mese: non credo che ne rimarremmo delusi.
Vini recensiti: Ghemme Docg Ai Livelli 2017, Ghemme Docg dei Mazzoni 2018.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

© 2016 ErGentili - build proudly by Stuwebmakers and Wordpress
contact: info@ernestogentili.
Privacy Policy