Pochi preamboli per un vino conosciutissimo dagli appassionati. Il San Leonardo è un classico taglio bordolese in chiave trentina, vale a dire che per le prime dieci annate prodotte (dal 1982 al 1994) l’uvaggio era imperniato in prevalenza sul carmenère con aggiunte di merlot e un tocco di cabernet sauvignon. A partire dal 1995 il cabernet sauvignon ha preso un lieve sopravvento sugli altri vitigni, ai quali si è aggiunto il cabernet franc. Si tratta di vino elegante e raffinato che non teme il passare del tempo, anzi è proprio con l’evoluzione che manifesta con maggiore nitidezza il suo carattere. La degustazione effettuata con la preziosa collaborazione di Claudio Corrieri, ha preso in esame solo le ultime 5 annate uscite in commercio.
Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo – TENUTA SAN LEONARDO
2007
profumi intensi di balsami, spezie orientali, prugne, pepe e un accenno di peperone; in bocca è fresco, morbido, soffice ed elegante al tatto, con tannini fini e finale di buona profondità anche se non lunghissimo – un San Leonardo molto classico, l’annata calda è evidenziata più da un lieve calo di tensione nel finale che da segnali aromatici evoluti o surmaturi – 93
2008
profumi di menta, spezie, pepe, appena un po’ verdi nei contorni; in bocca è elegante e molto fresco, sobrio, compatto, arioso e lungo nel finale con una sottile vena acida in rilievo – meno espansivo e comunicativo del 2007 ma distinto da un carattere più riservato che, rispetto agli assaggi risalenti all’uscita sul mercato, non ha perso un millimetro in termini di evoluzione e definizione con margini di crescita ancora possibili – 92
2010
intenso nei profumi, complesso, ricco di sfumature e mille variabili aromatiche: spezie, ribes, tabacco, erbe aromatiche, menta, cacao; in bocca è tonico, reattivo, dinamico, setoso al tatto e molto lungo in chiusura con tannini dolci e fini – versione completa, che offre pochi spiragli critici, con una maturità di frutto ben equilibrata e incoraggianti prospettive di tenuta nel tempo – 95
2011
ribes, cassis, mirtilli: possiede un carattere fruttato in maggiore evidenza rispetto alle altre annate; il sapore si appropria di una densità supplementare concessa dall’annata, di un tatto vellutato e pieno, senza accusare flessioni di ritmo, continuità e freschezza di fondo – un San Leonardo dall’impronta giovanile, al momento meno complesso ma già godibilissimo e in grado di migliorare con il tempo – 93
2013
prevedibilmente molto giovane, è articolato su varie fasi olfattive dove a fianco delle solite, forti note pepate affiorano sentori di frutti rossi e cenni floreali; morbido, fine e quasi delicato all’impatto sul palato, si sviluppa in scioltezza, rivelando uno stile dai richiami bordolesi e una chiusura lunga e bilanciata – non sembra possedere la tessitura tannica delle annate più ricche ma punta con successo sulle sue innate doti di finezza – 95