ANTEPRIMA 2022 NOBILE DI MONTEPULCIANO

La naturale carica tannica e il fondo di acidità presenti nel Nobile rendono il classico vino di Montepulciano lento ad aprirsi e mostrare da subito l’equilibrio ottimale, per cui gli assaggi delle “Anteprime”, pur se provvidenzialmente spostati di un mese rispetto alle vecchie consuetudini, non riproducono adeguatamente il valore reale dei vini degustati. Alcuni di essi sono in una fase di totale chiusura, altri più pronti e aperti: non è questo il momento per stilare graduatorie di merito ma solo per avere un’impressione sul potenziale delle annate e sull’indirizzo stilistico che ogni azienda (e l’intera DOCG) sta intraprendendo.

In ogni caso la tendenza che, ancora con qualche resistenza, si sta affermando è indirizzata sull’uso di legni di affinamento più grandi e su estrazioni tanniche più calibrate. Certo la ricchezza di annate come la 2019 non favorisce i toni più sfumati, il grado alcolico ha pur sempre un’incidenza notevole, ma il raffronto – a memoria mia – con altre annate del passato recente mette in evidenza vini più equilibrati e potenzialmente anche più eleganti.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

ANTEPRIMA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO, RISERVE E SELEZIONI

Non scrivo queste righe con piacere ma debbo far presente che il resoconto in oggetto non sarà puntuale e preciso come avrei voluto. Ed è un vero peccato perché in questa fase il livello qualitativo dei vini assaggiati, con la decisiva complicità delle ottime annate 2020 e 2019, non si era mai mostrato così alto. Purtroppo però non sono stato in grado di effettuare la degustazione in modo adeguato all’importanza dei vini presentati a causa di due motivi fondamentali.

Il primo è da ascrivere purtroppo all’inefficienza del servizio, in parte perché il numero dei sommelier assegnati alla mia sala era insufficiente e in parte perché tra quelli presenti mi è toccato il più lento e indisponente dell’intero emisfero boreale. La lentezza di servizio sarebbe però un ostacolo superabile se, come solitamente succede in queste situazioni, abbondasse il tempo a disposizione, ma qui entra in gioco il secondo motivo. Alle 12.30 è stato infatti stabilito che ci fosse un pranzo con i produttori. Mi spiego meglio: non dalle 12.30 in poi chi voleva poteva andare a pranzo, ma alle 12.30 tutti a pranzo. Come in caserma. I sommelier hanno interrotto il servizio e dato che il mio tavolo – causa la lentezza di cui sopra – era in ritardo e che da abitudini ormai ventennali – alla mia età guai a chi mi tocca le abitudini – degusto solo la mattina, ho dovuto assaggiare gli ultimi 15 vini (con tutta probabilità i più interessanti) in sette-otto minuti.
Si può fare di meglio? Sicuramente si, ma, per non farla troppo lunga, diciamo che non ho avuto fortuna.

I dettagli (stringati) della degustazione sono, comunque e come sempre, consultabili qui.

ANTEPRIMA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 2021

È probabile che il millesimo 2021 della Vernaccia di San Gimignano possa riservare in futuro qualche sorpresa con le versioni Riserva e Selezione ma il calore e la secchezza dell’annata non sembrano essere stati molto favorevoli alla riuscita dei vini più giovani che fondano sulla freschezza e sul dinamismo le loro migliori possibilità di riuscita. Il confronto con la 2020 è in questa fase penalizzante, tuttavia anche quest’anno non mancano bottiglie pregevoli e qualche mese in più di permanenza in vetro potrà solo giovare all’evoluzione dei vini.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

ANTEPRIMA CHIANTI CLASSICO 2020

Come già accennato, la presenza contemporanea di campioni da botte e vini imbottigliati di recente rende i risultati di queste degustazioni lontani da essere definitivi e i giudizi ricavati saranno soggetti a qualche inevitabile revisione, soprattutto nei casi dubbi o negativi. Tuttavia, nonostante i frequenti alti e bassi nelle valutazioni, è stato possibile ricavare un’impressione d’insieme piuttosto attendibile sulle caratteristiche e sulle prospettive del millesimo 2020. Un’annata che definirei “frizzante”, per via di uno sviluppo dinamico, imprevedibile, scandito da una freschezza invitante e da un tono fruttato particolarmente puro e integro. Nello stesso tempo appare come un’annata dagli equilibri legati a un filo sottile e la differenza di valori tra chi ha centrato l’interpretazione e chi l’ha toppata è risultata piuttosto netta.
I dettagli sono, come sempre, consultabili qui, nella sezione riservata agli abbonati.

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