ANTEPRIMA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO, RISERVE E SELEZIONI

Non scrivo queste righe con piacere ma debbo far presente che il resoconto in oggetto non sarà puntuale e preciso come avrei voluto. Ed è un vero peccato perché in questa fase il livello qualitativo dei vini assaggiati, con la decisiva complicità delle ottime annate 2020 e 2019, non si era mai mostrato così alto. Purtroppo però non sono stato in grado di effettuare la degustazione in modo adeguato all’importanza dei vini presentati a causa di due motivi fondamentali.

Il primo è da ascrivere purtroppo all’inefficienza del servizio, in parte perché il numero dei sommelier assegnati alla mia sala era insufficiente e in parte perché tra quelli presenti mi è toccato il più lento e indisponente dell’intero emisfero boreale. La lentezza di servizio sarebbe però un ostacolo superabile se, come solitamente succede in queste situazioni, abbondasse il tempo a disposizione, ma qui entra in gioco il secondo motivo. Alle 12.30 è stato infatti stabilito che ci fosse un pranzo con i produttori. Mi spiego meglio: non dalle 12.30 in poi chi voleva poteva andare a pranzo, ma alle 12.30 tutti a pranzo. Come in caserma. I sommelier hanno interrotto il servizio e dato che il mio tavolo – causa la lentezza di cui sopra – era in ritardo e che da abitudini ormai ventennali – alla mia età guai a chi mi tocca le abitudini – degusto solo la mattina, ho dovuto assaggiare gli ultimi 15 vini (con tutta probabilità i più interessanti) in sette-otto minuti.
Si può fare di meglio? Sicuramente si, ma, per non farla troppo lunga, diciamo che non ho avuto fortuna.

I dettagli (stringati) della degustazione sono, comunque e come sempre, consultabili qui.

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