SELEZIONI VINI 2021: NITTARDI

Il ruolo preminente assegnato alla qualità del lavoro in vigna permette ai vini della Fattoria di Nittardi di mantenere uno standard elevato e costante nel tempo, senza risentire più di tanto delle variabili e dei capricci delle stagioni. In cantina si continuano ad affinare i cosiddetti vini di punta con i consueti metodi (due anni in tonneaux per il Chianti Classico Riserva e lo stesso periodo in barrique per il “maremmano” Nectar Dei), senza farsi trascinare dalle tendenze del momento che imporrebbero un continuo cambiamento di contenitori, dalla barrique alla botte grande, dal cemento all’orcio in terracotta e chissà cos’altro ancora nel prossimo futuro. La linea stilistica è pertanto stabile e ben riconoscibile con un’impronta che fa pendere la bilancia verso un profilo dai toni moderatamente “internazionali” nella sua fase giovanile, per attenuarsi e lasciare spazio nel tempo a un carattere più integrato con il territorio. Gli assaggi di questa stagione hanno visto una convincente prova d’insieme, con la Riserva 2018 in particolare risalto.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE VINI 2021: TENUTA DI LILLIANO

Come ho avuto modo di accennare in altre occasioni (vedi qui) gli aromi che “contano” sono quelli che percepiamo in bocca e danno forza e distinzione al gusto complessivo di un vino. Un concetto semplice che l’assaggio del Chianti Classico 2019 di Lilliano rende ancora più chiaro e comprensibile grazie a quei deliziosi profumi di rose e fiori di campo che invadono il palato nel finale. Una configurazione che le più ambiziose etichette di Riserva e Gran Selezione 2018, pur mostrando maggiore complessità, non riescono a evidenziare con la stessa efficacia.
Ma probabilmente la diversità delle annate gioca un ruolo non marginale.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

SELEZIONE VINI 2021: ROCCA DELLE MACÌE

Nel corso degli anni i vini di Rocca delle Macìe hanno guadagnato una reputazione crescente grazie a esecuzioni precise completate talvolta da qualche guizzo autorevole da parte delle etichette più accreditate. Mai come in questa tornata di assaggi ho avuto però una percezione così netta del raggiungimento di una maturità stilistica diffusa e coerente su tutta la ampia gamma dei vini presentati. Freschi, slanciati, eleganti, dinamici sono termini che raramente ho speso per questi rossi che frequentemente si facevano notare più per la potenza che per la finezza. In poche parole i Chianti Classico della famiglia Zingarelli a partire dalla Riserva Sergioveto, associano alla struttura una bevibilità sorprendente e se è vero che le caratteristiche dell’annata 2018 hanno favorito tali connotazioni, credo che non vada sottovalutata la bontà del percorso stilistico intrapreso e seguito con perseveranza negli ultimi anni.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

I VINI DI ROCCA DELLE MACIE

Anche quest’anno gli assaggi dei vini di Rocca delle Macie (cliccate sul link, il sito aziendale è davvero ben fatto) hanno manifestato valori alti e diffusi su tutta la gamma. E se non sorprende l’ottima performance della Gran Selezione Sergio Zingarelli, merita la giusta attenzione quella del Roccato, un tempo unico vino di punta delle “Macìe”, che con la versione 2016 dimostra di non aver nessuna intenzione di abdicare così facilmente in favore della sempre più agguerrita pattuglia dei Chianti Classico proposti dall’azienda di Castellina in Chianti.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

© 2016 ErGentili - build proudly by Stuwebmakers and Wordpress
contact: info@ernestogentili.
Privacy Policy