DIECI VENDEMMIE a GORGONA

Trascrivo letteralmente, senza aggiungere una parola, il comunicato emesso nell’occasione della ricorrenza dei dieci anni del progetto Gorgona,:

“Frescobaldi per il sociale” nasce ad agosto 2012, prima ancora di essere un vino è un progetto pluriennale di esperienza umano-lavorativa, che nasce grazie alla collaborazione tra l’azienda vitivinicola toscana e la Casa di reclusione di Gorgona, isola facente parte del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e sede di una colonia penale attiva dal 1869.
A Gorgona i detenuti trascorrono l’ultima parte del loro periodo detentivo, vivendo a contatto con la natura e trovando così un’opportunità concreta per reinserirsi nella realtà lavorativa e nella comunità sociale.
È in questo ambito che Lamberto Frescobaldi ha ideato, in collaborazione con la direzione della colonia penale, un progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti dell’isola di fare un’esperienza attiva nel campo della viticoltura e dell’enologia. I detenuti, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi e degli enologi di Frescobaldi, coltivano e vinificano l’uva del vigneto dell’isola.
Il progetto si è rafforzato con l’impianto di un nuovo ettaro di vigneto nel 2015 e un ulteriore quarto di ettaro nel 2017. Dal vigneto in produzione vengono realizzate un numero limitatissimo di bottiglie di bianco con uve Vermentino e Ansonica. I detenuti che lavorano al progetto Gorgona sono da Frescobaldi assunti e stipendiati con il vigente contratto di lavoro.

Bene, questa è la comunicazione ufficiale dell’azienda alla quale aggiungo che il vigneto originario – su terreni vulcanici – risale al 1999 per arrivare a un totale di poco più di due ettari complessivi esposti a est. Il vino prodotto è un Costa Toscana Igt e si chiama, ovviamente, Gorgona.
Dopo questa dovuta sequenza di dati informativi, passo alle sensazioni procurate dalla visita a Gorgona del nove giugno scorso usando una modalità telegrafica, giusto per evitare di cadere in facili tentazioni retoriche:

1 – Se l’entusiasmo poteva essere previsto, la sincera commozione che pervadeva gli autori del progetto era tanto inattesa quanto coinvolgente.

2 – L’isola non è fantastica. Di più.

3 – Arrivare in cima ai vigneti e avere il mare come sfondo…beh, è difficile trovare le parole giuste.

4 – Non ditemi che il vino è costoso: per mille motivi (rileggete sopra) sono sempre soldi ben spesi.

5 – Infine, il Gorgona 2021 è davvero molto buono: sapidità e acidità – accompagnate da profumi avvincenti di agrumi, fiori di macchia ed erbe aromatiche – incrociano a meraviglia la dolcezza del frutto per un insieme dalla beva quasi irresistibile.
Un vino di terra, sole e luce, ma è la combinazione magistrale tra vento e  mare a renderlo inimitabile.

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