I VINI di BALIA DI ZOLA

 

Nel raccogliere gli assaggi dei vini di Balia di Zola mi sono ricordato di una degustazione effettuata quasi due anni fa e ho ritrovato, in un blocco appunti, le note di due millesimi (2014, 2015) del vino di punta dell’azienda romagnola, il Redinoce, che non avevo ancora pubblicato..

Non posso parlare, quindi, di verticale visto che l’assaggio non è avvenuto in contemporanea ma, nei fatti, ho aggiunto le due annate di cui sopra alla 2016 provata di recente e ho completato il Report con la recensione dell’Albana Secco Isola e del Sangiovese Balitore.

L’impressione è stata decisamente positiva su tutta la linea, con un resoconto ovviamente più completo sul Redinoce, che ha confermato, anche in un contesto così insolito, di possedere una personalità ben affermata e coerente nel tempo.

Acidità viva, tensione e contrasto gustativo tipici del sangiovese, associati a profumi che risentono con maggiore evidenza delle variabili stagionali e del passare del tempo, sono i suoi tratti distintivi.

Le note che seguono si inoltrano in ulteriori dettagli.

Segue per gli abbonati

VINO DEL GIORNO: Ibbola di Mutiliana

92/100   –   Romagna Sangiovese Modigliana DOC Ibbola 2016 MUTILIANA

Amico e collega di lunga data, Giorgio Melandri è passato sull’altra sponda. Intendo dire (cosa avevate pensato?) che da critico si è trasformato in produttore di vino. E debbo ammettere, con tutta l’invidia di cui dispongo, in un ottimo produttore, almeno a giudicare dai vini che propone. Aggiungerei – ma forse è l’invidia che me lo fa dire – che è addirittura più bravo come vinificatore che come giornalista. Ma, bando alle ciance, veniamo al sodo.
L’Ibbola si presenta con un colore intenso e brillante, a segnalare una ricca presenza di frutto, riscontrabile puntualmente sia al naso che in bocca. Il carattere aromatico è piacevolmente distinto da toni speziati e floreali, mentre sul palato, come accennato, emerge la ricca polpa di un frutto maturo e, nondimeno, croccante e saporito; lo sviluppo è elegante, i tannini soffici e il finale non cede un millimetro, penetrando in profondità, supportato e  rinfrescato dalla decisa matrice sapida.
Avrebbe meritato 93-94 punti ma poi qualche fesso (e ce ne sono tanti) avrebbe da ridire: “eh si, lo sappiamo come funziona, è un amico, ne parli bene e magari gli regali due o tre punti”. E invece no, io glieli tolgo, tanto Giorgio è, appunto, un amico e capirà…

© 2016 ErGentili - build proudly by Stuwebmakers and Wordpress
contact: info@ernestogentili.
Privacy Policy