Campo al Sole 2016 GIRI DI VITE

TOSCANA IGT VIGNETO CAMPO AL SOLE 2016 GIRI DI VITE

Mi piace l’idea, un po’ sfrontata, di scrivere “Selezione di Cabernet e Merlot” in un’etichetta che, poco sotto, riporta, come luogo di produzione, Radda in Chianti.
Che cos’è una provocazione o, addirittura, una profanazione della sacralità di un territorio votato al sangiovese e nemico giurato delle uve bordolesi?

Né l’una né l’altra, ovviamente, ma è stato decisamente stuzzicante il riscontro scaturito dall’assaggio del “Campo al Sole” dell’azienda Giri di Vite, un rosso in grado di far convivere una densità di struttura tipicamente cabernémerlottosa con una tensione, una freschezza e una scia sapida che mi hanno fatto subito immaginare una collocazione chiantigiana non disgiunta dalla presenza di una quota percentuale di sangiovese. Insomma, il Campo al Sole è risultato essere una piacevolissima sorpresa non solo per il senso di giusta maturità del frutto, l’armonia complessiva e la tessitura profonda ma anche per l’imprevista congiunzione con i caratteri peculiari dell’area raddese e chiantigiana.
È facile arrivare a concludere che la forza di un territorio va ben oltre le singole varietà ma raggiungere tale obiettivo con una Selezione di Cabernet e Merlot non è davvero cosa da poco.

Occhio a quel Rosso!

 

OCCHIO A QUEL ROSSO!
E anche a Kafka

Nel dubbio sono andato a controllare il calendario. Si, quel vino che mi aveva così colpito lo avevo degustato giovedì 28 maggio. Morbido, setoso, lungo, profumato, davvero un altro passo rispetto al resto dei pur buoni vini testati fino a quel momento, mi aveva incuriosito durante l’assaggio “cieco” e, quando ho tolto l’involucro che lo mascherava, ho visto un’etichetta che stranamente non avevo mai messo alla prova del “bicchiere”, pur sapendo da tempo della sua esistenza. 
La piacevole sorpresa richiedeva un approfondimento e, come talvolta mi capita di fare, ho preso la bottiglia per assaggiarla a distanza di qualche giorno. L’ho invece dimenticata in frigo senza tappo, con un salvagoccia (Drop Stop se preferite), per una settimana abbondante.

Dopo averla riportata a una temperatura da rosso, ho provato, con scarsissime speranze, ad assaggiarla di nuovo e non sarei qui a scriverne se l’iniziale sorpresa non fosse stata replicata, anzi addirittura amplificata da un finale ancora freschissimo appena appena contornato da una fugace scia di rovere.

Il vino in oggetto è ricavato dal vitigno omonimo il cui nome è a sua volta ricavabile da una semplicissima sciarada. Insomma, non posso rivelare sempre tutto, ma a Villa Calcinaia dei Conti Capponi ne hanno un’esclusiva che puntualizzano così sulla retroetichetta:

Un’uva che ufficialmente non esiste per un vino che invece è reale e riconosciuto, esclusiva produzione di Villa Calcinaia: Kafka non avrebbe potuto pensarla meglio.

Coniale 2015 Poderi Castellare

 

Toscana Rosso IGT Coniale 2015 Poderi Castellare

L’ultimo Report pubblicato – ASSAGGI SPARSI N. 7, Vini Rossi IGT – è particolarmente ricco di recensioni. Ben 52 sono infatti i vini* valutati e provenienti da 42 aziende presenti nel territorio chiantigiano. Su un numero così ampio di vini che hanno superato la selezione i motivi di interesse sono molteplici per cui segnalerò “in chiaro” quelli che mi sono sembrati più significativi.

Inizierò pertanto dal Coniale dei Poderi Castellare di Castellina, un Cabernet Sauvignon che mi ha particolarmente colpito, come ribadisco nelle note che seguono:

sorprendente, è la migliore versione di Coniale (cabernet sauvignon in purezza) che abbia mai assaggiato, intenso e nitido nei profumi di spezie orientali, cassis e cedro, è morbido, continuo, molto lungo ed espressivo nel finale. La maturità del frutto e dei tannini è ottimale, il fondo sapido è garanzia di carattere e di un senso di identità che va al di là del varietale. Eccellente.
 

 

*delle seguenti Cantine:
Barone Ricasoli, Borgo Scopeto, Candialle, Capannelle, Castello d’Albola, Castello di Ama, Castello di Cacchiano, Castello di Querceto, Castello di Volpaia, Cennatoio, Castellare, Fattoria di Rignana, Fèlsina, Folonari-Nozzole, Fonterutoli-Mazzei, Gagliole, Isole e Olena, La Madonnina, Lilliano, Lornano, Machiavelli, Montecalvi, Panzanello, Podere Capaccia, Podere L’Aja, Poggerino, Poggio al Sole, Pomona, Querciabella, Riecine, Rocca di Castagnoli, Rocca di Montegrossi, San Felice, Tenuta degli Dei, Tenuta di Arceno, Tenuta di Carleone, Terrabianca, Tolaini, Val delle Corti, Vallepicciola, Vignamaggio, Villa Calcinaia.

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