BORDEAUX 2024: Château Margaux (AOC Margaux)

Gli appunti gentilmente ricevuti da Château Margaux – riportati sotto in corsivo – ricalcano fondamentalmente, come prevedibile, le considerazioni complessive di tutta l’area del Médoc e anche in questo caso è il Cabernet Sauvignon ad aver costituito il punto di forza dell’annata che presenta caratteristiche comunque degne della massima attenzione sul fronte dei vini bianchi.

Condizioni climatiche dell’annata 2024
Dall’autunno 2023 le precipitazioni si accumulano con forte intensità, tra 18 ottobre e il 28 marzo si registrano più di 1000 mm di pioggia, superando di ben 300 mm l’ultima annata più piovosa. L’inverno è stato poi mite, nel mese di marzo le temperature sono state sopra la media di tre gradi. L’abbondanza di acqua e di calore hanno favorito un germogliamento precoce che è avvenuto tra il 22 e il 25 di marzo. Ma l’umidità elevata ha caratterizzato tutta la stagione. Nonostante che alcune grandi annate del passato, come la 2000, hanno visto precipitazioni simili, è la frequenza dei giorni di pioggia a distinguere il millesimo 2024. In questo contesto impegnativo la fioritura si è verificata dal 31 maggio al 7 di giugno. L’invaiatura, svoltasi tra il 9 e il 23 agosto, ha ricordato annate come la 2014 e la 2016, confermando un ciclo segnato dall’influenza del clima umido.
Di fronte a queste condizioni estreme, il vigneto ha reagito in modo diverso: le parcelle situate nelle zone più fresche e profonde hanno sofferto di muffa; al contrario, i terreni ghiaiosi, più drenanti, hanno saputo conservare il loro potenziale e offrire un livello qualitativo adeguato al prestigio aziendale.

Pavillon Blanc di Château Margaux 2024
La vendemmia del Pavillon Blanc è avvenuta dal 2 all’8 settembre, leggermente in ritardo rispetto alle ultime stagioni. Le condizioni di raccolta non hanno risentito di problemi sanitari e ci hanno permesso di raccogliere serenamente e a ritmi controllati. La mitezza delle temperature estive e l’assenza di caldo estremo ha favorito la maturazione progressiva, preservando l’equilibrio tra freschezza e concentrazione. Come sempre, i nostri team hanno iniziato ogni mattina la raccolta di bacche alla temperatura più fresca possibile per preservarne tutta l’espressione aromatica.
Sui nostri 11 ettari dedicati interamente al Sauvignon Blanc, la selezione gioca un ruolo chiave nello sviluppo di maturazione dei nostri vini. Tutti i nostri appezzamenti bianchi sono vendemmiati e vinificati separatamente nelle moderne strutture della cantina progettata da Norman Foster. Negli ultimi anni meno della metà del raccolto è destinato al Pavillon Blanc. Il grado alcolico è del 13%.

Pavillon Rouge di Château Margaux 2024
Il Pavillon Rouge 2024 rappresenta il 28% del raccolto e riflette la selezione rigorosa che effettuiamo ogni anno.
Le condizioni climatiche dell’annata hanno evidenziato come i terreni più drenanti e meno inclini all’eccesso di umidità abbiano resistito meglio alle forti precipitazioni e agli attacchi di muffa che hanno colpito le aree più fredde. L’assemblaggio di Pavillon Rouge 2024 si basa sul 77% di Cabernet Sauvignon, che gli ha conferito energia e lunghezza, accompagnato dal Merlot per l’11%, dal 9% di Cabernet Franc e 3% di Petit Verdot. Il grado alcolico è di 12,9%.

Château Margaux 2024
L’elaborazione di Château Margaux 2024 ha richiesto la massima attenzione in ogni fase.
Le condizioni di raccolta non sono state ideali, a causa di alcuni episodi di pioggia che hanno alzato il rischio di botrite. Nonostante le difficoltà abbiamo atteso che ogni appezzamento raggiungesse la sua maturità ottimale per preservare l’identità del nostro terroir.
La vendemmia si è svolta in due fasi:
dal 23 al 29 settembre con una squadra ridotta e poi dal 30 settembre all’8 ottobre al completo.
Il Grand Vin di Château Margaux 2024 rappresenta il 46% del raccolto, una quota leggermente più alta del consueto grazie al fatto che le migliori vigne di Cabernet Sauvignon, meno suscettibili alla peronospora, hanno ottenuto i migliori rendimenti sulla proprietà.
Il blend è dominato dal 93% di Cabernet Sauvignon, che gli conferisce struttura e profondità, ed è completato dal 5% di Merlot (meno del consueto), 1% sia di Cabernet Franc che di Petit Verdot. Il grado alcolico è di 12,8%.
Questa annata si distingue per finezza, freschezza e tannini di grande qualità ed eleganza.

BORDEAUX 2024: Domaines Delon (Château Léoville Las Cases, Nenin, Potensac e Clos du Marquis)

Il resoconto delle varie proprietà bordolesi della famiglia Delon è racchiuso in poche righe, espresse con un taglio più “letterario” che tecnico, ma che in buona sostanza corrisponde alle dichiarazioni ricevute dagli altri Châteaux sinora pubblicati.

Il 2024 rimarrà nella memoria dei viticoltori come un’annata in cui la natura e le sue sfide non hanno lasciato tregua, dal primo germoglio all’ultima uva raccolta. Ogni giorno è stata una battaglia, che ha richiesto una vigilanza costante, rendendo ogni decisione tecnica un atto decisivo, dettato dall’intuizione e dall’anticipazione, per portare l’uva in cantina al momento più maturo possibile, ponderato e selezionato appezzamento dopo appezzamento. Eppure, alla fine del viaggio, non è mancata la ricompensa! Dal nord del Médoc all’altopiano del Pomerol, passando per Saint-Julien, i Merlot seducono con la loro freschezza abbagliante e la loro polpa succosa, mentre i Cabernet, veri re dei vitigni, si svelano in una rara armonia, coniugando potenza ed eleganza, opulenza e finezza, profondità e brillantezza. Vini nati sotto il sigillo delle avversità, scolpiti dalle esigenze e dalla sapiente precisione degli uomini, e che ci insegnano che anche nelle prove e nelle difficoltà, i grandi terroir regalano sempre i loro tesori più inestimabili, a patto che li accompagniamo con passione e maestria.

Epoca di raccolto:

Château Léoville Las Cases – St. Julien, dal 30 settembre al 9 ottobre

Clos du Marquis – St. Julien, dal 25 settembre al 10 ottobre

Château Nénin – Pomerol, dal 18 settembre al 2 ottobre

Château Potensac – Médoc, dal 28 settembre al 7 ottobre

GagiaBlu, un nuovo stile maremmano?

L’assaggio comparativo (e bendato) della stessa tipologia e annata di produzione, è probabilmente il metodo preferibile per dare un giudizio equilibrato e non condizionato da altri fattori. Ma non è l’unico. La degustazione verticale – più annate – dello stesso vino offre, ad esempio, un punto di osservazione diverso e, se vogliamo, più approfondito.
Decisamente più approssimativo è l’assaggio che prende in esame i vini suddivisi azienda per azienda, mischiando tipologie e annate. Tuttavia, insieme ad alcuni lati discutibili, comprende anche aspetti che favoriscono un’analisi critica funzionale a focalizzare l’impronta e la coerenza stilistica di ogni produttore.
In questo senso, la prova effettuata sui vini dell’azienda maremmana GagiaBlu  (Poggio Ulivi) è risultata senza dubbi rivelatoria visto che, tenendo conto di una gamma produttiva particolarmente variegata, in tutti i vini emerge una linea comune rappresentata da una correttezza formale e un’accuratezza tecnica decisamente apprezzabili e poco riconducibili all’immagine stereotipata del vino maremmano. Precisione, misura, rispetto delle proporzioni – e quindi privilegio accordato a equilibrio e bevibilità – sono presenti in ogni campione assaggiato. Sul piano del carattere affiora invece qualche incertezza sul versante dei vini rossi, mentre decisamente sorprendenti e ben definiti sono apparsi sia il Vermentino 2022 che il Blanc de Noir XVIII 2020.

Le note di degustazione sono consultabili qui, in area abbonati.

BORDEAUX 2024: Château Latour (AOC Pauillac)

Ricevo da Château Latour quanto segue:

L’inverno 2023-2024 è stato il più piovoso degli ultimi 23 anni, con 600 mm di precipitazioni cumulative in tre mesi. Febbraio e marzo 2024, in linea con le temperature miti, hanno fatto presagire una rapida ripresa della vegetazione. Il germogliamento è stato registrato il 23 marzo per i Merlot e il 29 marzo per i Cabernet Sauvignon. Anche l’inizio della primavera è stato capriccioso, caratterizzato da piogge regolari e da un’umidità quasi permanente. C’erano tutte le condizioni per una maturazione massiccia e precoce delle spore di muffa che avrebbero rapidamente contaminato le prime foglie che si stavano sviluppando. Queste condizioni ci hanno spinto ad anticipare la protezione del vigneto e ad effettuare già 3 trattamenti nel mese di aprile. I primi fiori sono spuntati intorno al 20 maggio e gli ultimi verso il 14 giugno. Qualche finestra di bel tempo ha contribuito a limitare i problemi di colatura sulle parcelle più giovani e sane, tuttavia non ha risparmiato i terreni più vecchi, con un impatto significativo sulla resa futura. Il mese di agosto, relativamente secco con 17 mm di pioggia, ha permesso l’avvio di un deficit idrico favorevole alla qualità e in particolare alla maturazione dei vinaccioli.
La fase di maturazione è iniziata in condizioni relativamente fresche. Le basse temperature notturne hanno accentuato l’escursione termica, favorevole ad arricchire di antociani le bucce. 10 giorni di bel tempo hanno permesso di anticipare la vendemmia dei primi Merlot al 19 settembre. Successivamente sono tornate le condizioni meteorologiche difficili, che hanno indotto a esercitare una maggiore vigilanza sulla botrite. In definitiva la qualità del drenaggio dei terreni ha giocato un ruolo essenziale, consentendoci di raccogliere bacche di Cabernet Sauvignon piccole e concentrate, al punto giusto di maturità fenolica e aromatica. Il mese di settembre ha portato ad un’accelerazione degli ultimi giorni di raccolta, in un contesto di lavoro estremamente teso in tutta la regione.
Nonostante tutte le sfide di questa annata, la qualità dei nostri terroir e in particolare di quello dell’Enclos, nonché una meticolosa selezione in vigna e in cantina, ci hanno permesso di ottenere vini concentrati e di alta qualità nel 2024 con rese storicamente basse. Oltre alla cernita effettuata in vigna, dal 2024 abbiamo attivato un ulteriore controllo della qualità della cernita in vigneto, utilizzando cassette più piccole che permettono una buona visibilità dell’aspetto dei grappoli e utilizzando tavoli a rulli montati su rimorchi. In cantina, i tavoli di cernita positiva installati nel 2023 hanno garantito che tutti i grappoli venissero selezionati in modo più sistematico, efficiente e con meno manipolazioni. Quest’anno è stata poi completata da una seconda cernita manuale dopo la diraspatura, per conservare solo gli acini di migliore qualità, e, per la prima volta, anche da una cernita ottica sul Cabernet Sauvignon.

Dati della raccolta 2024

 

Cabernet Sauvignon

Merlot

Petit Verdot

% alcool

IPT

% di pressa

% sulla produzione totale

Grand Vin

94,6%

5,2%

0,2%

12,85

79

5,5%

44%

Forts de Latour

65,5%

25,5%

9%

12,87

77

5%

44%

Pauillac

89,2%

10,7%

0,1%

12,71

76

11%

12%

 

BORDEAUX 2024: Château Pontet Canet (AOC Pauillac)

Ricevo da Château Pontet Canet quanto segue:

Dopo un inverno particolarmente umido e mite, la stagione si è avviata rapidamente. Il germogliamento è avvenuto sorprendentemente presto. Con le forti piogge di inizio aprile, sono comparse le prime infezioni di muffa. La vigilanza nel vigneto e l’estrema reattività del nostro staff sono state essenziali per contenere il patogeno ma le temperature più basse del normale hanno rallentato la crescita delle viti. Il ritorno del clima asciutto il 22 maggio ci ha donato un periodo di tregua. Tuttavia i temporali di metà giugno hanno rilanciato la lotta contro la peronospora, mettendoci nuovamente a dura prova. Fortunatamente, grazie al lavoro rigoroso e alla gestione controllata del vigore e delle erbe infestanti, le perdite di uva sono state ben contenute. L’estate è stata poi caratterizzata da una benefica siccità, un grande vantaggio per la qualità dei vini. L’invaiatura è iniziata in un clima secco, con temperature in linea con le medie decennali. In queste condizioni di secchezza si instaura gradualmente uno stress idrico che porta alla distruzione degli aromi erbacei e alla sintesi di quelli fruttati. A fine agosto il cielo è tornato instabile e così si è mantenuto fino alla fine del raccolto. Abbiamo scelto e rischiato di attendere, la pazienza ha guidato ogni nostra azione, privilegiando l’osservazione e l’ascolto della vigna. Alla fine la maturazione è da considerarsi ottimale e anche questa annata possiede tutte le possibilità di diventare uno splendido “Grand Vin”.

Germogliamento: 6 aprile, fioritura 6 giugno, invaiatura 16 agosto, vendemmia dal 26 settembre all’11 ottobre.
Assemblaggio: Cabernet Sauvignon 52%, Merlot 43%, Petit Verdot 4% e Cabernet Franc 1%.
Affinamento: 50% in barriques nuove, 15% in barriques di un anno e il restante 35% in anfore di cemento.

 

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