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Bordeaux Primeurs 2017, Vini Bianchi – Aprile 2018
L’annata 2017 presenta complessivamente molte luci e qualche ombra, ma, se dovessi scommettere su una specifica categoria di vini, indicherei senza tentennare i vini bianchi della regione bordolese. Certamente il numero dei campioni assaggiati è piuttosto limitato per arrivare a conclusioni così perentorie, però l’impressione, confortata da alcune testimonianze, è proprio quella di trovarsi di fronte a un’annata forse non del tutto omogenea ma ricca di vini superlativi.
CHÂTEAU BOUSCAUT – Pessac-Léognan
Il vino è, ovviamente, giovanissimo e non può offrire una complessità adeguata ma ha un impatto netto, con una purezza di frutto esemplare; i profumi sono intensi con sentori di fiori bianchi e agrumi corrisposti da un palato sapido, fresco, molto piacevole e persistente. – 89
CHÂTEAU CARBONNIEUX – Pessac-Léognan
È un grande classico di Pessac-Léognan, il sauvignon è poco marcato aromaticamente e i profumi son più sfumati e articolati su più fasi; il rovere è presente con discrezione ma deve comunque integrarsi. Il carattere però non manca e il finale spinge con continuità e rigorosità. Può salire. – 89
CHÂTEAU CHANTEGRIVE –Graves
Pulito, lineare, ben fatto, un po’ semplice ma piacevole. –84
CHÂTEAU FERRANDE –Graves
Corretto, preciso, decisamente semplice e poco caratterizzato. – 83
CHÂTEAU LARRIVET HAUT-BRION – Pessac-Léognan
Ancora un bianco di alto livello, poco concessivo nei profumi, con lievi sentori fruttati e vegetali, ma incisivo nello sviluppo del sapore che è teso, fine, ben articolato e lungo nel finale. – 91
CHÂTEAU LATOUR-MARTILLAC – Pessac-Léognan
Un po’ vegetale al primo impatto olfattivo, è sostenuto da una fresca acidità che dona slancio e continuità; il finale è di media complessità ma coerente e dotato di buon allungo finale. – 88
CHÂTEAU LA LOUVIÈRE – Pessac-Léognan
Non molto espressivo nei profumi, con sentori vegetali e boisé sullo sfondo ; in bocca è leggermente scomposto ma anche sapido e reattivo. Non è vino banale, il carattere non manca ma è ancora indietro nell’evoluzione. – 87
CHÂTEAU MALARTIC-LAGRAVIÈRE – Pessac-Léognan
Ancora in fase di evoluzione aromatica, è tuttavia ben registrato sul piano gustativo: rotondo, polposo, intenso, sapido e dotato di una tensione elastica. Il finale è lungo e continuo. – 92
CHÂTEAU OLIVIER – Pessac-Léognan
Profumi di agrumi, peperoni e cenni balsamici; il sapore è agile, scattante, molto fresco e piacevole ma un po’ alleggerito e “verde” nel finale. – 88
CHÂTEAU PAPE CLEMENT – Pessac-Léognan
Floreale e boisé nei profumi, è denso e ben strutturato sul palato ma non altrettanto disinvolto nello sviluppo; da attendere, potrà migliorare. – 88
CHÂTEAU PICQUE CAILLOU – Pessac-Léognan
Floreale e leggermente vegetale negli aromi, è fresco, sapido, con la vena acida in evidenza nel finale; non complesso ma ben fatto. – 86
CHÂTEAU RAHOUL –Graves
Agile, fresco, è dotato di buona dinamica gustativa anche se il finale si semplifica. – 86
CHÂTEAU SMITH HAUT-LAFITTE – Pessac-Léognan
Convincente sul piano aromatico con profumi nitidi di fiori bianchi e agrumi; in bocca è intenso, equilibrato, articolato e complesso nel lungo finale. Una performance, come sempre, autorevole. – 93
DOMAINE de CHEVALIER– Pessac-Léognan
Ha un passo e un cambio di ritmo da campione di razza; i profumi si aprono gradualmente su note di camomilla, cedro, spezie orientali. In bocca mostra progressione e una chiusura lunghissima e molto promettente. – 94
PAVILLON BLANC du CHÂTEAU MARGAUX – Bordeaux
È l’unico vino, tra quelli recensiti, non assaggiato all’Hangar 14 – lo spazio organizzato e dedicato alle degustazioni dell’Union des Grands Crus – ma direttamente allo Château. Ed è un bianco dalla purezza cristallina, esplosivo nei profumi (agrumi, pesche, fiori bianchi, etc) e irresistibile sul palato. È tutto “issimo”: intensissimo, freschissimo, finissimo, con una chiusura interminabile dai lievi risvolti minerali. – 97
Marzo 2017 – Bordeaux Primeurs 2004, Graves e Pessac-Léognan
DENOMINAZIONE | NOME DEL VINO | ANNATA | AZIENDA | GIUDIZIO | VOTO |
Graves | Château de Chantegrive | 2004 | de CHANTEGRIVE | fresco, equilibrato, ben fatto ma un po’ verde e corto nel finale | 83 |
Graves | Château Ferrande | 2004 | FERRANDE | un po’ semplice ma piacevole, diretto sul frutto, fragole e cassis in evidenza – già ben bevibile | 85 |
Graves | Château Rahoul | 2004 | RAHOUL | molto fruttato, diretto, gradevole ma semplice | 83 |
Pessac-Léognan | Château Bahans Haut-Brion | 2004 | BAHANS HAUT-BRION | non nitidissimo al primo impatto, con qualche tratto animale-vegetale – il palato è però grintoso, l’acidità non manca e spinge – ancora indietro ma ha il suo carattere | 85 |
Pessac-Léognan | Château Bouscaut | 2004 | BOUSCAUT | in riduzione iniziale, è di medio corpo ma apprezzabile freschezza – il finale trova slancio ma chiude sul vegetale | 84 |
Pessac-Léognan | Château Carbonnieux | 2004 | CARBONNIEUX | ordinato, lineare, sa di ribes, more e rovere – il frutto è integro, la polpa non manca e il finale è di media lunghezza ma pulito | 86 |
Pessac-Léognan | Château de Fieuzal | 2004 | de FIEUZAL | l’attacco sul palato è potente, quasi dolce, i tannini sono densi e bilanciati, il finale è pulito con eccesso di rovere – non brilla per stile e originalità ma è, convenzionalmente, ben fatto | 87 |
Pessac-Léognan | Château Haut-Bailly | 2004 | HAUT-BAILLY | al primo impatto sembra sovraestratto ma si distende gradualmente, rivelando un’articolazione superiore, finezza tannica e carattere – farà parte, come sempre, dell’elite del millesimo | 92 |
Pessac-Léognan | Château Haut-Brion | 2004 | HAUT-BRION | spezie orientali, note balsamiche e tabacco emergono nei profumi, ma è in bocca che mostra una classe superiore – i tannini sono estremamente freschi e fini, il finale, leggermente boisé, ampio e complesso | 94 |
Pessac-Léognan | Château La Louvière | 2004 | LA LOUVIERE | piacevole, ha uno sviluppo continuo di discreta dolcezza, con finale abbastanza espressivo – buon equilibrio, media complessità | 87 |
Pessac-Léognan | Château La Mission Haut-Brion | 2004 | LA MISSION HAUT-BRION | complesso, articolato, carnoso, massa e volume, stratificazione tannica, lunghezza, al momento solo potente, acquisterà eleganza con il tempo | 91 |
Pessac-Léognan | Château Larrivet-Haut-Brion | 2004 | LARRIVET-HAUT-BRION | approccio pulito, qualche cenno di eovluzione – buona distenzione sul palato ma finale che non allunga adeguatamente – tannino saporito e fresco, chiusura sul rovere tostato | 87 |
Pessac-Léognan | Château La Tour Haut-Brion | 2004 | LA TOUR HAUT-BRION | vino di buon volume dal carattere fruttato e speziato, ben sostenuto dal rovere – il finale è leggermente verde, di media lunghezza, con tannini saporiti | 86 |
Pessac-Léognan | Château Latour-Martillac | 2004 | LATOUR-MARTILLAC | fresco, pulito, di buon peso con tannini non del tutto maturi | 84 |
Pessac-Léognan | Château Les Carmes Haut-Brion | 2004 | LES CARMES HAUT-BRION | rigoroso, severo, quasi aggressivo al primo impatto ma dotato di un carattere rispettabile | 87 |
Pessac-Léognan | Château Olivier | 2004 | OLIVIER | spezie e rovere tostato – largo all’ingresso, tannini ben presenti, finale abbastanza lungo – buono ma “imbottito” rispetto al suo profilo classico | 86 |
Pessac-Léognan | Château Pape Clément | 2004 | PAPE CLéMENT | frutto maturo, molto rovere in supporto (in questa fase è ammissibile) – il finale è però equilibrato, con un frutto pulito | 88 |
Pessac-Léognan | Château Picque Caillou | 2004 | PICQUE CAILLOU | fruttato dolce e rovere che si fa sentire – chiusura un po’ verde e ruvida | 83 |
Pessac-Léognan | Château Smith Haut Lafitte | 2004 | SMITH HAUT LAFITTE | immediatamente note di torrefazione al naso – bella densità, tannini ben registrati, sviluppo continuo, finale che tiene bene sul frutto | 89 |
Pessac-Léognan | Domaine de Chevalier | 2004 | de CHEVALIER | farraginoso al primo impatto, acquista scioltezza e distensione – il sapore è ben irrorato, ha dinamica e lunghezza – non è ancora sulla finezza ma è molto promettente | 90 |
Pessac-Léognan | La Chapelle de La Mission Haut-Brion | 2004 | LA CHAPELLE DE LA MISSION HAUT-BRION | fruttato, intenso, pulito, calibrato nell’estrazione tannica – il finale è un po’ semplice ma piacevole | 85 |