Assaggi sparsi è una raccolta volutamente confusa, priva di un ordine razionale, dove mischio zone e vitigni diversi con l’unico obiettivo di segnalare tempestivamente, in “zona abbonati”, i vini più interessanti che ho assaggiato recentemente. Questo primo gruppetto prende in esame alcuni vini (ottimi e anche qualcosa in più) delle nostre isole maggiori con appendici calabresi e campane. Da questo piccolo nucleo ho preso ad esempio, non casualmente, le seguenti note, riferite, ovviamente, al vino in oggetto:
elegante, continuo, raffinato nell’impianto tannico, è arioso nello sviluppo, ben stilizzato, molto lungo nel finale. Un rosso che nel giro di pochi anni ha trovato la giusta dimensione stilistica. Eccellente.
Dopo quasi un mese di colpevole silenzio, ma non proprio di inattività, riprendo il percorso temporaneamente sospeso per il rinnovamento del sito e la (laboriosa) messa a punto del passaggio al sistema di sottoscrizioni che danno accesso alla parte riservata (da ora in avanti in continuo aggiornamento come si può verificare cliccando su RATINGS).
E, finalmente, posso continuare ad occuparmi di ciò che preferisco ovvero scrivere di vino. Il materiale non manca certamente anche se durante le feste natalizie più che degustare ho proprio bevuto.
Non starò certo a fare sfoggio delle bottiglie più o meno pregiate aperte durante questo periodo, ma mi limiterò a segnalare i vini che, più di altre famose griffe, mi hanno colpito ed emozionato.
Sul fronte dei vini rossi si posiziona di slancio in prima fila l’Etna Rosso Il Purgatorio 2016 di Federico Curtaz. Si tratta di un vino delizioso, dotato di un frutto croccante dalla purezza cristallina e, non di meno, di un carattere territoriale ben espresso dalla tensione e dalla freschezza acida e sapida che lo attraversa. Reso apparentemente semplice dalla naturalezza e dalla spontaneità di beva alla quale induce, è in realtà ricco di carattere e di un potenziale di complessità da non sottovalutare.
Toscana Rosso IGT Il Blu 2013 BRANCAIA balsamico e speziato, è complesso e profondo nei profumi; in bocca è molto fresco, continuo, dotato di progressione e slancio, oltre che di un finale lungo e rinfrescante – 93
Chianti Rufina DOCG Riserva Vigneto Bucerchiale 2013 SELVAPIANA Articolato nei profumi su più fasi dai toni floreali e speziati; ha un impatto sul palato sciolto, fresco ed elegante, continuo e dinamico, dotato di tannini incisivi e di un finale lungo e promettente – 92
Etna Rosso DOC Riserva Zottorinoto 2013 COTTANERA ha polpa, frutto, carattere e presa decisa sul palato; i tannini sono fitti e fini e il finale molto lungo, dal carattere minerale – 92
Toscana Rosso IGT Poggio de’ Colli 2015 PIAGGIA intenso e aperto nei profumi maturi e caldi con risvolti mentolati; in bocca ha tatto soffice, morbido, elegante ma è molto giovane e manca, al momento, di adeguata complessità – da attendere, può solo migliorare –92
Toscana Rosso IGT Siepi 2015 MARCHESI MAZZEI profondo e complesso al naso con sentori di spezie, frutti neri e balsami; l’ingresso sul palato è denso ed elegante, morbido, continuo, ben delineato, con finale lungo, intenso, solo appena borse – 92
Chianti Rufina DOCG Riserva Frascole 2013 FRASCOLE Profumi di carattere floreale e fruttato, con note di ciliegie e cassis in rilievo; in bocca è ben equilibrato, lineare ma non statico, composto, continuo, non lunghissimo nel finale ma nitido e decisamente elegante nei tratti stilistici – 91
Cirò Rosso Classico Superiore DOC Riserva Caparra & Siciliani 2014 CAPARRA & SICILIANI profumi intensi di spezie, liquirizia, agrumi al naso; il sapore è intenso, continuo, dallo stile classico, dolce e soave all’ingresso sul palato, elegante e sfumato nel tocco tannico – profumi intensi di spezie, liquirizia, agrumi al naso; il sapore è intenso, continuo, dallo stile classico, dolce e soave all’ingresso sul palato, elegante e sfumato nel tocco tannico – 91
Toscana Rosso IGT Nettuno 2013 VILLA DEL CIGLIANO arioso, flessuoso, continuo ed elegante, ha una chiusura fresca, lunga, non priva di complessità – un Cabernet ben riuscito, dallo stile tenacemente “chiantigiano” – 91
Toscana Rosso IGT Pugnitello 2013 SAN FERDINANDO intenso e nitido nei profumi di spezie e agrumi, è agile, fresco, continuo ed espressivo, delicato nel tocco tannico e slanciato nel finale – 91
Toscana Rosso IGT Tafuri 2015 CANTINE BELMESSERI vivo nel colore, ha profumi ben definiti di ribes e violette; in bocca è equilibrato, fresco, dinamico, indirizzato in profondità più che in ampiezza, con finale lungo e piacevolmente sapido –91
Alta Valle della Greve IGT Capogatto 2014 POGGIO SCALETTE intensamente speziato nei profumi, è fresco, scattante, di buona densità e lunghezza finale; preciso nei dettagli ed elegante nello stile – 90
Chianti Rufina DOCG Selvapiana 2015 SELVAPIANA leggero e trasparente nel colore, delicatamente floreale e fruttato al naso, è vino agile, snello, fresco e puro, forse un po’ semplice ma chiaro ed espressivo nello stile – 90
Toscana Rosso IGT Acciaiolo 2014 CASTELLO D’ALBOLA vivo nel colore, pulito nei profumi privi di connotazioni boisé o vegetali, possiede succo ed energia naturali, oltre a un buon equilibrio complessivo – 90
Toscana Rosso IGT Rossole 2014 BORGO SALCETINO profumi aperti di rose e ciliegie fresche, è agile, succoso ed elegante nella progressione; la complessità è relativa ma la bevibilità coinvolgente – 90
Dal Nero d’Avola all’Aglianico, passando per il Gaglioppo e il Neretto Mascalese, la lista dei vini presentati oggi è quanto mai variegata. Al punto da far chiedere che cosa abbiano in comune, al di là della generica origine meridionale. Ed è sin troppo facile rispondere che, seppur in modo alquanto sommario, riflettono una crescente consapevolezza qualitativa.
Calabria Rosso IGT Mastrogiurato 2014 CAPARRA & SICILIANI fruttato nei profumi, ha uno sviluppo rapido e quasi brusco sul palato, dove i tannini tendono a marcare la loro presenza, ma la struttura è vigorosa e il carattere robusto – 85
Castel del Monte Nero di Troia DOC Parco Marano 2015 Giancarlo CECI frutto intenso e maturo di apprezzabile nitidezza; sapore denso, pastoso, pieno, un po’ statico ma ben bilanciato – 87
Cirò Rosso Classico DOC Solagi 2015 CAPARRA & SICILIANI di stile tradizionale, è aperto, arioso, con qualche tratto evoluto, ha un finale sapido e punteggiato da tannini leggermente rugosi, ma non manca di carattere – 84
Cirò Rosso Classico Superiore DOC Riserva Caparra & Siciliani 2014 CAPARRA & SICILIANI profumi intensi di spezie, liquirizia, agrumi al naso; il sapore è intenso, continuo, dallo stile classico, dolce e soave all’ingresso sul palato, elegante e sfumato nel tocco tannico – profumi intensi di spezie, liquirizia, agrumi al naso; il sapore è intenso, continuo, dallo stile classico, dolce e soave all’ingresso sul palato, elegante e sfumato nel tocco tannico – 91
Cirò Rosso Classico Superiore DOC Riserva Duca Sanfelice 2013 LIBRANDI trasparente nel colore, ha profumi affumicati, ematici, speziati, con accenni floreali; la bocca è energica, espressiva, non banale, appena un po’ boisé in chiusura – 88
Cirò Rosso Classico Superiore DOC Riserva Volvito 2014 CAPARRA & SICILIANI esotico nei profumi di spezie orientali, carrube, datteri e buccia di arancio; in bocca è rotondo e articolato nello sviluppo, chiude con una stretta tannica e boisé decisa e poco disposta a distendersi, ma dà prova di carattere – 88
Etna Rosso DOC Feudo di Mezzo 2014 COTTANERA preciso nei profumi, è tonico nella struttura, sottile nella trama tannica, molto sapido nel finale – 89
Etna Rosso DOC Riserva Zottorinoto 2013 COTTANERA ha polpa, frutto, carattere e presa decisa sul palato; i tannini sono fitti e fini e il finale molto lungo, dal carattere minerale – 92
Taurasi DOCG Fiorentino 2012 FIORENTINO intenso nel colore, è ricco e sfaccettato aromaticamente su note di spezie, pietra focaia, carne affumicata e balsami; in bocca è denso, continuo, con finale lungo e rinfrescato dall’acidità – 89
Terre Siciliane IGT Mandrarossa Frappato 2016 CANTINA SETTESOLI rubino violaceo nel colore, profuma di fiori di campo e amarene; in bocca è semplice ma dotato di una scioltezza e di uno slancio molto apprezzabili, con finale piacevolmente fresco e salino – 88
Terre Siciliane IGT Mandrarossa Timperosse 2016 CANTINA SETTESOLI nitidamente fruttato e maturo nei profumi, è saporito, fresco, fragrante sul palato – 86
Terre Siciliane Nero d’Avola IGT Besi 2014 ASSULI impatto di una certa complessità, è sapido, espansivo, lungo, consistente, con pregevoli risvolti di stampo minerale – 89
Terre Siciliane Nero d’Avola IGT Lorlando 2016 ASSULI ha un frutto fresco e integro al naso, corrisposto da un sapore diretto, piacevole, non complesso ma nitido e ben definito – 87
Log- out
The Great Wines of Tuscany
The Great Wines of Tuscany – Giunti – 2017
L’immagine riproduce la copertina della versione inglese del mio libro I Grandi Vini di Toscana, uscito il 23 novembre 2016 nelle principali librerie italiane.
Il libro ripercorre, attraverso la descrizione di 69 vini selezionati e particolarmente rappresentativi, un periodo cruciale dell’evoluzione del vino toscano. Su ogni vino sono riportate le informazioni tecniche relative ai metodi di produzione, le note storiche, gli aneddoti, completando il tutto con una degustazione verticale di ogni vino scelto.
Dall’introduzione:
Da tempo meditavo di dare forma e sostanza alla raccolta di oltre venti anni di appunti, di visite, incontri, suggestioni e, soprattutto, degustazioni. Centinaia e centinaia di bottiglie aperte e provate, ma anche assaggi dalla botte, lo stesso vino degustato appena nato e poi testato più volte nel corso degli anni. Insomma. alla fine mi sono accorto di poter raccontare storie all’infinito. E avrei desiderato farlo con un editore toscano, perché un libro sui vini toscani prodotto “in casa” avrebbe avuto un significato tutto particolare. È fortunatamente capitata l’occasione di proporre l’idea a Giunti che ha manifestato immediatamente grande interesse e molta disponibilità per l’argomento. Ne abbiamo parlato, poi abbiamo rimandato l’inizio del progetto, perché un editore di cose da fare ne ha tante, e anch’io avevo le mie. Il progetto originale si è piano piano delineato con maggiore chiarezza a entrambi e alla fine abbiamo, come si dice, messo nero su bianco e l’avventura di questa pubblicazione è partita.
E qui devo premettere che un libro come questo non è un libro qualsiasi, dove si raccolgono le idee, si dà loro un ordine e si inizia a scrivere. Avrei anche potuto fare così, in fondo ho molti assaggi archiviati nel corso degli anni, bastava metterli insieme e il gioco era fatto. In realtà, avendo a che fare con una materia “viva” come il vino poteva essere sicuramente interessante proporre le impressioni che mi aveva fatto quella determinata etichetta dieci anni fa, ma sarebbe stata soltanto una somma di annate diverse, non una verticale vera e propria. Dopo tante degustazioni “orizzontali” (più vini della stessa tipologia e annata) che mostrano solo una faccia della luna, l’assaggio “verticale” permette di esplorare il carattere e il valore di un vino sotto una prospettiva del tutto diversa dal solito. E ne restituisce un’immagine più completa e profonda che va oltre il semplice piacere di una bottiglia…
Come ho scelto i vini? Chiaramente gran parte della selezione effettuata riflette semplicemente il mio gusto, è ovvio che molti dei vini presenti siano tra i miei preferiti sulla base degli assaggi effettuati in tanti anni di attività.
Nella scelta ho tenuto conto non solo delle mie preferenze personali, ma anche della rappresentatività delle varie zone e tipologie, e della presenza di originalità degne di nota. Ho completato l’elenco con vini che, anche se non proprio in cima ai miei desideri, hanno fatto parlare di sé in questi ultimi anni, raggiungendo un’alta reputazione sul piano nazionale e internazionale e che ho ritenuto interessante comprenderli in un’indagine qualitativa che poteva riservare (e riservarmi) qualche sorpresa.
Non ricordo quando ho assaggiato il mio primo vino, ma ricordo bene da quando questa passione si è trasformata in lavoro; e posso dire che ormai sono più di venti anni che, prima come collaboratore, poi come diretto responsabile, ho frequentato varie pubblicazioni specializzate del settore. Quanti vini sconosciuti e oggi apprezzati da tutti ho segnalato in questi anni? Ho perso il conto, ma confesso che ancora oggi continuo ad assaggiare con la stessa passione e voglia di ricerca di allora. Ed è questo che voglio fare, non faccio il filosofo, mi limito semplicemente a dire quanto e perché un vino mi piace. Ma lo faccio rivendicando un’autonomia e un’indipendenza di giudizio che oggi mi sembra merce assai rara. Per questo motivo credo ci sia lo spazio per proporre un sito imperniato seriamente e quasi esclusivamente sulle note di assaggio. Ernesto Gentili Per contattarmi: info@ernestogentili.it
————————————–
Dopo le prime collaborazioni con Slow Food Editore per le pubblicazioni Guida al Vino Quotidiano e Guida ai Vini del Mondo, ha iniziato nel 1994 a occuparsi della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso-Slow Food, assumendo dopo pochi anni il ruolo di responsabile della Toscana; e successivamente anche di curatore per due edizioni dell’Almanacco del Berebene. Dal marzo 2003 è passato al ruolo di curatore, insieme a Fabio Rizzari, della Guida I Vini d’Italia del gruppo editoriale L’Espresso, seguendo tutte le edizioni successivamente realizzate, dalla 2004 fino alla più recente 2016. È stato membro permanente del Grand Jury Européen, ha al suo attivo anche varie collaborazioni con testate straniere, come la Revue du Vin de France, Decanter e la giapponese Wine Kingdom, oltre che con altre pubblicazioni specializzate italiane. Nel novembre 2016 è uscito in libreria il suo libro I Grandi Vini di Toscana (The Great Wines of Tuscany nell’edizione inglese), edito da Giunti.
————————————–
PREMI E RICONOSCIMENTI – Premio Casato Cinelli Colombini 2001 per Miglior articolo su Montalcino (per Slow Food Editore). – Premio Grandi Cru d’Italia 2008 come “miglior giornalista del vino”. – Segnalato dalla rivista inglese Decanter (gennaio 2010) tra i 10 personaggi più influenti del vino italiano. – Premio Lamole 2012: cittadinanza onoraria di Lamole. – Premio Casato Cinelli Colombini 2013 per Miglior articolo su Montalcino (per L’espresso Editore).
Dopo aver maturato un adeguato bagaglio di esperienza lavorando per ristoranti e alberghi in Italia e Svizzera, Claudio Corrieri decide, nel 1994, di aprire Lo Scoglietto sul lungomare di Rosignano Solvay (LI).
Diplomato Sommelier nel 1996, coltiva la passione per il vino cercando di approfondire la sua voglia di conoscenza, attraverso letture, viaggi, frequentazione di corsi di aggiornamento e, soprattutto, stappando tante bottiglie.
Gestisce, nel frattempo, un altro locale, InVernice, che diventa nel giro di pochi anni il punto di riferimento per gli appassionati di vino dell’area livornese.
Nel 2010 inizia a collaborare con la prima edizione di Slowine e dall’anno successivo entra a far parte del team della Guida Vini dell’Espresso, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, fino al cambio di direzione, avvenuto un paio di anni fa.
Nello stesso periodo inizia il suo rapporto con il web, scrivendo articoli su vini del Rodano e della Borgogna per il sito diretto dall’amico Fernando Pardini (www.acquabuona.it) e continuando, nell’attualità, a mantenere una stretta collaborazione con Ernesto Gentili su queste pagine.
Da pochi anni si occupa, insieme all’amico (nonché valente degustatore) Daniele Bartolozzi, di importazione diretta di Champagne attraverso un’accurata selezione di piccoli produttori (www.lebollicine.eu).