Curtefranca e non Franciacorta

Se il termine Franciacorta evoca, per chiunque, un mondo “effervescente” è giusto tenere presente che, anche se non godono della ribalta riservata alle Cuvée Speciali, ai Millesimati, ai Satèn o anche ai Brut più semplici, in Franciacorta si producono vini bianchi e rossi meritevoli di attenzione. A ricordarcelo è l’azienda Ca’ del Bosco (non proprio l’ultima arrivata in fatto di bollicine..) sia con il Curtefranca Bianco Corte del Lupo 2017– fresco, sapido, floreale, delicato al tatto e gradevolmente teso nello sviluppo gustativo – sia con il, quasi omonimo, Curtefranca Rosso Corte del Lupo 2016. Un classico taglio bordolese che gioca le sue carte migliori sulla freschezza, sul tocco elegante e soffice, sull’estrema nitidezza delle sensazioni. Privi di inutili opulenze ma non scarni, estremamente bevibili ma non semplici, entrambi i vini sembrano aver imboccato un percorso stilistico ben definito e, se le prossime annate lo confermeranno, anche decisamente condivisibile.

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