Benvenuto Brunello- Annata 2013, quinto gruppo – Marzo 2018

 

Anche la quinta serie dei Brunello 2013 offre buoni motivi di interesse, qualche felice sorpresa e una media complessiva decisamente ottima. Sembra quasi che buona parte dei produttori abbiano preso il meglio da questa annata, con più struttura, ma non pesantezza, nei vini provenienti dalle zone più calde e più eleganza, ma non magrezza, per quelli ottenuti nelle aree più alte e fresche. In breve, i migliori di questa puntata: formidabile il Brunello de Le Chiuse, inappuntabile quello de La Fortuna, trascinante il Vigna Ciliegio de La Màgia. Ma le note di merito sono estendibili anche ad altri, come si può rapidamente verificare.

In collaborazione con Claudio Corrieri

 

LA FORTUNA
Aperto, arioso, fresco e continuo, il Brunello de La Fortuna conferma anche con l’annata 2013 le sue principali doti, ovvero un ottimo equilibrio e un elevato senso delle proporzioni; doti che lo rendono, magari un po’ a scapito del carattere, molto piacevole ed elegante.  – 91/92

LA GERLA
Agrumato nei profumi e slanciato, agile, “nordico” nello stile, possiede uno sviluppo che tende più alla profondità che all’ampiezza; una prova convincente, nonostante quel tocco boisé finale.  – 88/89

LA LECCIAIA
Sentori affumicati al naso e palato scorrevole, leggero, gradevole ma piuttosto semplice come Brunello.  – 84/85

LA LECCIAIA – Vigna Manapetra
Di impostazione più estrattiva del Brunello “base” ma non altrettanto scorrevole e disinvolto; è intenso ma chiude sui tannini del rovere.  – 85/86

LA MÀGIA
Corretto nei profumi di frutti rossi maturi, liquirizia e cenni balsamici, è dotato di una certa ricchezza naturale, di uno sviluppo continuo e di un pregevole un carattere sapido.  – 88/89

LA MÀGIA – Vigna Ciliegio
Potente, forte ma non sgraziato nell’impatto sul palato, è progressivo, saporito, denso e morbido nella componente tannica, decisamente minerale nel lungo finale; non sarà un modello di finezza ma possiede una materia prima eccellente.  – 90/92

LA PALAZZETTA
Ingresso piuttosto alcolico, centro bocca di media consistenza e finale pulito che si scioglie rapidamente; è comunque piacevole, ben fatto, in linea con annata e tipologia.  – 86/87

LA PODERINA
Note terrose e leggermente evolute, di sottobosco e tabacco, emergono al naso; in bocca è un po’ statico, caldo ma di buona dignità.  – 84/85

LAMBARDI
Preciso, ordinato, ben disposto, si sviluppa con cadenze calibrate e con il giusto “respiro”; il finale è ancora un po’ rigido ma lo stile è ben definito.  – 89/90

LAZZERETTI
Profumi di carattere terziario con note di sottobosco, terra, cuoio; di stile tradizionale non manca di elementi di fascino pur confermando il profilo evoluto avvertito al naso.  – 84/85

LE CHIUSE
Lento, come d’abitudine, nel concedersi al primo approccio, si dispiega, con l’ossigenazione, con autorevolezza e passo sicuro; è maturo, succoso, intenso, teso ed elastico nello sviluppo, sapido, complesso e lungo nel finale. Ampi margini di crescita.  – 92/95

LISINI
Maturo e compatto, ancora un po’ chiuso al naso, mostra pienezza, buona qualità tannica e un equilibrio già apprezzabile; il finale è di media profondità.  – 87/89

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