Ho effettuato questi assaggi (a bottiglia scoperta) nella mattinata di lunedì 13 febbraio. Va considerato che buona parte dei vini provati provengono da campioni in affinamento e, in ogni caso, da imbottigliamenti recenti. Nel complesso sono quindi vini destinati a cambiare forma e assetto già nel corso dei prossimi mesi. Non ho pubblicato gli assaggi dei vini palesemente penalizzati dall’affinamento in corso, recensendo solo le campionature più probanti e in grado di migliorare con il tempo.
CHIANTI CLASSICO DOCG 2015
NUNZI CONTI
agile, snello, rapido nei movimenti, si irrigidisce nel finale chiudendo bruscamente sul tannino del rovere 83
TERRE DI PERSETO – Albòre
piacevole, diretto, tenero e semplice nel finale 83
CINCIANO
di colore rubino intenso, appare al momento un po’ sovraestratto e poco rilassato ma ha la struttura per recuperare terreno 83
BARONE RICASOLI – Brolio
colore rubino sostenuto, ancora molto giovane e tannico, poco snello, stile “moderno” – la chiusura fresca promette però bene 83
ROCCA DI CASTAGNOLI
preciso ma ancora contratto sul piano tannico, possiede una struttura robusta in grado di svilupparsi compiutamente nei prossimi mesi 84
CASTELLO DI MELETO – Meleto
semplice, ben fatto, di buona acidità e finale lineare 84
FIETRI
colore intenso, frutto leggermente surmaturo, un po’ carico ma non sgradevole 84
CASALE DELLO SPARVIERO
tannini ancora poco disciplinati, finale pulito e gradevole di media persistenza 84
BRANCAIA
note dolci al naso, ancora un po’ impacciato, tende ad appiccicare ma il finale ha respiro e promette miglioramenti 85
QUERCETO DI CASTELLINA – L’aura
un po’ carico come stile, frutto maturo e un po’ di rovere – il finale è però di buona freschezza 85
CA’ DI PESA – Burrone
un po’ scontroso ma di buona verve sapida, non manca di carattere anche se non è precisissimo 85
ANTINORI – Pèppoli
frutto dolce, di buona maturità, un pizzico di rovere, buona acidità, finale pulito 85