ANTEPRIME TOSCANE 2023, Chianti Classico 2021

È ancora troppo presto per trarre conclusioni sul valore dell’annata 2021 e anche azzardare proiezioni sulle tipologie di Chianti Classico che usciranno nei prossimi anni sarebbe davvero incauto in questa fase. Il millesimo possiede caratteristiche promettenti ma che non possono essere definite solo da un assaggio in anteprima della tipologia più semplice della denominazione. I tempi di evoluzione sembrano infatti essere abbastanza lenti per cui, pur non esimendomi da assegnare giudizi (consultabili in dettaglio qui), sono indotto a essere abbastanza prudente sullo sviluppo dei vari vini nei prossimi mesi. L’impressione è che, a fronte di una serie di Chianti Classico già espliciti per espressività e carattere, molti siano alla ricerca dell’assetto giusto e altri mostrino invece degli evidenti limiti strutturali in una vendemmia nata con ben altre premesse.
Non voglio arrivare ad affermare che il successo e la diffusione sempre maggiore di una (giusta) politica di valorizzazione dei cru, compresa la presenza della Gran Selezione, porti alcune cantine a penalizzare il proprio Chianti Classico di annata o base che dir si voglia, ma una punta di dubbio che ciò possa succedere esiste.

Nel complesso però la denominazione sembra godere di piena salute e anche questa prova di assaggio (effettuata con la consueta collaborazione di Claudio Corrieri) ha messo in risalto una serie di vini di ottimo livello, come, in rapida citazione alfabetica, sono apparsi quelli prodotti da L’Erta di Radda, Montesecondo, Poggerino, Rocca di Castagnoli, Rocca di Montegrossi e San Giusto a Rentennano.

Ma tra qualche mese l’elenco potrebbe allungarsi decisamente.

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