BORDEAUX PRIMEURS 2021

100 vini assaggiati stamani negli ampi locali dell’Hangar 14 dove l’UGCB ha organizzato la consueta kermesse dedicata ai Primeurs 2021 di Bordeaux. Si tratta di un’annata di media caratura che, oltre alle gelate primaverili, ha dovuto fare i conti con problemi di carattere sanitario (oidio), riversati soprattutto sui Merlot, e con uno sviluppo deficitario della stagione sul piano della maturità fisiologica. I gradi alcolici sono infatti insolitamente bassi rispetto agli ultimi anni e l’acidità è in evidenza come non mai. In compenso gli aspetti vegetali non sono altrettanto vistosi e molti vini hanno assunto una veste più classica, frequente nei Bordeaux del passato. Freschezza e bevibilita’ sono il tratto comune alla maggioranza dei vini provati, i tannini sono generalmente di buona qualità ma manca un po’ di frutto e profondità. Questa analisi non comprende tuttavia buona parte dei vini di prima fascia che tenterò di provare nei prossimi giorni insieme ai rossi di Pauillac e St. Estephe.

Dopo tre millesimi importanti come 2018, 2019 e 2020, la 2021 sarà probabilmente sottovalutata dal mercato anche in misura superiore ai propri demeriti e si spera quindi che i prezzi tornino ad essere ragionevoli. Piuttosto interessanti, infine, sono risultati i vini bianchi di Pessac-Léognan.

I report completi saranno pubblicati a breve, per il momento segnalo i 12 assaggi più interessanti della giornata, suddivisi equamente tra riva destra e sinistra

Per la riva destra cinque Saint-Emilion e un Pomerol:

Canon, Clos Fourtet, Pavie Macquin, TrotteVieille, Valandraud, La Croix de Gay.

Per la riva sinistra nell’ordine due Pessac-Léognan, due Saint-Julien, due Margaux:

Les Carmes Haut-Brion, Pape Clément, Léoville Barton, Saint-Pierre, Brane-Cantenac, Rauzan Segla.

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