Assaggi Irregolari, N. 6 – Chianti Classico Riserva Petroio 2014

 

Capita frequentemente che un vino possa apparire più riuscito e convincente proprio nell’annata considerata inferiore. Certamente una sorta di effetto sorpresa può indurre alla sopravalutazione ma, quando il caso si ripete in condizioni di assaggio diverse (ma sempre con bottiglie coperte), i residui dubbi scompaiono e affiorano altre considerazioni.

Credo infatti che, in molti casi, di fronte all’annata più debole intervenga nel produttore un atteggiamento di maggiore precauzione e cautela in ogni fase della vinificazione e dell’affinamento. Qualsiasi aspetto, normalmente considerato marginale ai fini del risultato finale, può diventare decisivo e allora la “mano” diventa leggera e il “piede” non spinge mai sull’acceleratore.

Non so, francamente, se questo è il caso del vino che segnalo in questa occasione o se il cambio stilistico avvertibile dipenda da una scelta di fondo, indipendente dalle caratteristiche dell’annata. Ma in buona sostanza la Riserva 2014 (ecco l’annata debole e, volendo, “irregolare“) della Fattoria di Petroio-Lenzi, pur essendo inserita in un assaggio che comprendeva un gruppo di possenti Riserve 2015, si è distinta felicemente per la tensione gustativa, il senso delle proporzioni e il finale freschissimo e saporito che ha esibito con ammirevole naturalezza.

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