Assaggi Irregolari, N. 9 – Fèlsina Spumanti Brut

 

Il successo di mercato dei vini spumantizzati ha provocato un aumento di produzione e un’uscita di nuove etichette non solo nei territori tradizionalmente attivi nel mondo delle bollicine ma anche in zone che fanno del vino rosso, del grande rosso anzi, il loro storico punto di forza.

E così che può apparire strana e insolita la presenza di un’intera gamma di spumanti metodo classico, dal Millesimato al Brut s. a. per finire con il Rosé, nel repertorio produttivo della chiantigiana Fattoria di Fèlsina, da sempre rinomata per il forte carattere dei suoi vini a base di sangiovese, con una fama rinnovata recentemente dall’eccellente performance del Vigneto Rancia 2015. Ma di questo, e altri “rossi”, ne parlerò prossimamente.

Strana e insolita, dicevo, ma non più di tanto, visto che in nome del mercato negli ultimi trent’anni abbiamo visto piantare vigne, anche di denominazioni prestigiose, nei fondovalle o dove un tempo si coltivavano foraggi e ortaggi. Con risultati ovviamente scadenti sotto il profilo qualitativo.

La vera “irregolarità” di Fèlsina è invece data dal fatto che i suoi spumanti sono davvero buoni: delicato ma reattivo il Brut, grintoso e sapido il Rosé, sfumato e complesso il Millesimato.

Non credo sia prevista l’uscita di una Cuvée Speciale, ma ormai non possiamo stupirci più di niente.

 

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