SELEZIONE 2022/23: MONTENIDOLI

L’augurio migliore che potrei fare ad ogni territorio da vino sarebbe di avere un “Montenidoli” tra i suoi produttori e non per una vaga questione di rappresentanza qualitativa ma per una presenza in grado di offrire nel tempo costanti motivi di confronto ed emulazione come pure di divergenza e contrasto, ovvero innescare dinamiche che sono linfa vitale per la crescita di un territorio. In sostanza Montenidoli, che piaccia o no, ha lasciato un solco indelebile nella storia recente di San Gimignano e della sua Vernaccia. Punto.

Venendo al presente non mi resta che ribadire che anche i vini assaggiati quest’anno ripercorrono con fedeltà le orme del passato: riconoscibilità, personalità, equilibrio, oltre al solito, impensabile potenziale di longevità.

Seguono, per gli abbonati, le note di degustazione.

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