Chianti Classico 2013 Gran Selezione e Riserva, sesto gruppo – Novembre 2017
DENOMINAZIONE
NOME DEL VINO
ANNATA
AZIENDA
GIUDIZIO
VOTO
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Casanova Il Puro
2013
VOLPAIA
profumi complessi dal carattere delicatamente floreale e agrumato; il sapore è soffice, setoso, dal tatto fine solleticato dalla fresca vena acida – il disegno stilistico è molto preciso e il vino si sviluppa in verticale con una progressione incessante
95
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione La Prima
2013
VICCHIOMAGGIO
profumi piacevoli di spezie e fiori macerati; il sapore è rotondo, bilanciato, ben calibrato nell’estrazione tannica, di media complessità e buona persistenza finale
89
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Sei
2013
QUERCETO DI CASTELLINA
sentori di spezie e frutti neri al naso; frutto maturo, polposo e saporito in bocca, con finale piuttosto marcato dalle note del rovere ma anche fresco e in grado di rilanciare con continuità
87
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Sergio Zingarelli
2013
ROCCA DELLE MACIE
sentori di ciliegie e frutti di bosco di buona maturità, sapore scorrevole, intenso, succoso, di medio carattere, non lunghissimo ma dotato di un equilibrio molto convincente che lo rende immediatamente comprensibile e apprezzabile
90
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Stielle
2013
ROCCA DI CASTAGNOLI
maturo nel frutto con qualche cenno di evoluzione, è poi fresco e sapido in bocca, soffice e misurato nello sviluppo, di media consistenza a centro bocca ma ben definito nel suo stile dalla matrice classica
90
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Tenuta Cappellina
2013
TENUTA CAPPELLINA
fruttato e boisé, non brilla per originalità stilistica, ma è ben strutturato con un compendio di freschezza apportato dall’acidità
84
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Vigna Montebello Sette
2013
TOLAINI
il frutto è integro, di giusta maturità ed espresso con nitidezza; in bocca è denso e teso, allunga con sicurezza mostrando uno sviluppo progressivo, un tannino dolce e rotondo, un finale dal tipico carattere salino
91
Chianti Classico DOCG
Gran Selezione Vigneto San Marcellino
2013
ROCCA DI MONTEGROSSI
scuro nel colore, ricco e concentrato nella dotazione fruttata, è denso, fitto, forte e deciso nella presa sul palato, concede poco spazio alle sfumature – da attendere, può senz’altro acquisire più compostezza ed eleganza con l’affinamento in bottiglia
88
Chianti Classico DOCG
Riserva Albòre
2013
TERRE DI PERSETO
aromi evoluti ma originali di cedro, tabacco, cuoio; il sapore è piacevolmente equilibrato ma conferma uno stile volutamente decadente
86
Chianti Classico DOCG
Riserva Cigliano
2013
VILLA DEL CIGLIANO
tipicamente trasparente nel colore, possiede profumi dai toni prevalentemente floreali; in bocca è agile, snello, arioso – il finale manca di un allungo adeguato ma il carattere territoriale è espresso con apprezzabile limpidezza
89
Chianti Classico DOCG
Riserva Coltassala
2013
VOLPAIA
note di frutti di bosco, agrumi, fiori di campo; la bocca è avvolgente e succosa, fresca, elegante e proporzionata, molto lunga nel finale – eccellente performance
93
Chianti Classico DOCG
Riserva Montefili
2013
VECCHIE TERRE DI MONTEFILI
pieno e carico all’impatto, ha un frutto molto maturo e tannini presenti in misura copiosa – ancora giovane, privilegia la concentrazione alla finezza espressiva
87
Chianti Classico DOCG
Riserva Rignana
2013
RIGNANA
fruttato e speziato al naso, è morbido all’impatto sul palato, ben sostenuto dall’acidità, con finale leggermente boisé e comunque fresco, tonico, reattivo
88
Chianti Classico DOCG
Riserva Strada al Sasso
2013
TENUTA DI ARCENO
profumi puliti di carattere fruttato e floreale con l’aggiunta di note vegetali e boisé; il sapore è ben diffuso ma leggermente scomposto nel finale
85
Correlati
2 risposte a “Chianti Classico 2013 Gran Selezione e Riserva, sesto gruppo – Novembre 2017”
I knew I could trust you, Ernesto.
Inspired by your latest Chianti reviews I recently bought Castellare and Poggerino from the Belgian importers, tasted them and… liked them very much, especially Poggerino, which benefits in complexity, elegance and finesse from its higher altitude…
Thanks, Ernesto !
L’immagine riproduce la copertina della versione inglese del mio libro I Grandi Vini di Toscana, uscito il 23 novembre 2016 nelle principali librerie italiane.
Il libro ripercorre, attraverso la descrizione di 69 vini selezionati e particolarmente rappresentativi, un periodo cruciale dell’evoluzione del vino toscano. Su ogni vino sono riportate le informazioni tecniche relative ai metodi di produzione, le note storiche, gli aneddoti, completando il tutto con una degustazione verticale di ogni vino scelto.
Dall’introduzione:
Da tempo meditavo di dare forma e sostanza alla raccolta di oltre venti anni di appunti, di visite, incontri, suggestioni e, soprattutto, degustazioni. Centinaia e centinaia di bottiglie aperte e provate, ma anche assaggi dalla botte, lo stesso vino degustato appena nato e poi testato più volte nel corso degli anni. Insomma. alla fine mi sono accorto di poter raccontare storie all’infinito. E avrei desiderato farlo con un editore toscano, perché un libro sui vini toscani prodotto “in casa” avrebbe avuto un significato tutto particolare. È fortunatamente capitata l’occasione di proporre l’idea a Giunti che ha manifestato immediatamente grande interesse e molta disponibilità per l’argomento. Ne abbiamo parlato, poi abbiamo rimandato l’inizio del progetto, perché un editore di cose da fare ne ha tante, e anch’io avevo le mie. Il progetto originale si è piano piano delineato con maggiore chiarezza a entrambi e alla fine abbiamo, come si dice, messo nero su bianco e l’avventura di questa pubblicazione è partita.
E qui devo premettere che un libro come questo non è un libro qualsiasi, dove si raccolgono le idee, si dà loro un ordine e si inizia a scrivere. Avrei anche potuto fare così, in fondo ho molti assaggi archiviati nel corso degli anni, bastava metterli insieme e il gioco era fatto. In realtà, avendo a che fare con una materia “viva” come il vino poteva essere sicuramente interessante proporre le impressioni che mi aveva fatto quella determinata etichetta dieci anni fa, ma sarebbe stata soltanto una somma di annate diverse, non una verticale vera e propria. Dopo tante degustazioni “orizzontali” (più vini della stessa tipologia e annata) che mostrano solo una faccia della luna, l’assaggio “verticale” permette di esplorare il carattere e il valore di un vino sotto una prospettiva del tutto diversa dal solito. E ne restituisce un’immagine più completa e profonda che va oltre il semplice piacere di una bottiglia…
Come ho scelto i vini? Chiaramente gran parte della selezione effettuata riflette semplicemente il mio gusto, è ovvio che molti dei vini presenti siano tra i miei preferiti sulla base degli assaggi effettuati in tanti anni di attività.
Nella scelta ho tenuto conto non solo delle mie preferenze personali, ma anche della rappresentatività delle varie zone e tipologie, e della presenza di originalità degne di nota. Ho completato l’elenco con vini che, anche se non proprio in cima ai miei desideri, hanno fatto parlare di sé in questi ultimi anni, raggiungendo un’alta reputazione sul piano nazionale e internazionale e che ho ritenuto interessante comprenderli in un’indagine qualitativa che poteva riservare (e riservarmi) qualche sorpresa.
Non ricordo quando ho assaggiato il mio primo vino, ma ricordo bene da quando questa passione si è trasformata in lavoro; e posso dire che ormai sono più di venti anni che, prima come collaboratore, poi come diretto responsabile, ho frequentato varie pubblicazioni specializzate del settore. Quanti vini sconosciuti e oggi apprezzati da tutti ho segnalato in questi anni? Ho perso il conto, ma confesso che ancora oggi continuo ad assaggiare con la stessa passione e voglia di ricerca di allora. Ed è questo che voglio fare, non faccio il filosofo, mi limito semplicemente a dire quanto e perché un vino mi piace. Ma lo faccio rivendicando un’autonomia e un’indipendenza di giudizio che oggi mi sembra merce assai rara. Per questo motivo credo ci sia lo spazio per proporre un sito imperniato seriamente e quasi esclusivamente sulle note di assaggio. Ernesto Gentili Per contattarmi: info@ernestogentili.it
————————————–
Dopo le prime collaborazioni con Slow Food Editore per le pubblicazioni Guida al Vino Quotidiano e Guida ai Vini del Mondo, ha iniziato nel 1994 a occuparsi della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso-Slow Food, assumendo dopo pochi anni il ruolo di responsabile della Toscana; e successivamente anche di curatore per due edizioni dell’Almanacco del Berebene. Dal marzo 2003 è passato al ruolo di curatore, insieme a Fabio Rizzari, della Guida I Vini d’Italia del gruppo editoriale L’Espresso, seguendo tutte le edizioni successivamente realizzate, dalla 2004 fino alla più recente 2016. È stato membro permanente del Grand Jury Européen, ha al suo attivo anche varie collaborazioni con testate straniere, come la Revue du Vin de France, Decanter e la giapponese Wine Kingdom, oltre che con altre pubblicazioni specializzate italiane. Nel novembre 2016 è uscito in libreria il suo libro I Grandi Vini di Toscana (The Great Wines of Tuscany nell’edizione inglese), edito da Giunti.
————————————–
PREMI E RICONOSCIMENTI – Premio Casato Cinelli Colombini 2001 per Miglior articolo su Montalcino (per Slow Food Editore). – Premio Grandi Cru d’Italia 2008 come “miglior giornalista del vino”. – Segnalato dalla rivista inglese Decanter (gennaio 2010) tra i 10 personaggi più influenti del vino italiano. – Premio Lamole 2012: cittadinanza onoraria di Lamole. – Premio Casato Cinelli Colombini 2013 per Miglior articolo su Montalcino (per L’espresso Editore).
Dopo aver maturato un adeguato bagaglio di esperienza lavorando per ristoranti e alberghi in Italia e Svizzera, Claudio Corrieri decide, nel 1994, di aprire Lo Scoglietto sul lungomare di Rosignano Solvay (LI).
Diplomato Sommelier nel 1996, coltiva la passione per il vino cercando di approfondire la sua voglia di conoscenza, attraverso letture, viaggi, frequentazione di corsi di aggiornamento e, soprattutto, stappando tante bottiglie.
Gestisce, nel frattempo, un altro locale, InVernice, che diventa nel giro di pochi anni il punto di riferimento per gli appassionati di vino dell’area livornese.
Nel 2010 inizia a collaborare con la prima edizione di Slowine e dall’anno successivo entra a far parte del team della Guida Vini dell’Espresso, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, fino al cambio di direzione, avvenuto un paio di anni fa.
Nello stesso periodo inizia il suo rapporto con il web, scrivendo articoli su vini del Rodano e della Borgogna per il sito diretto dall’amico Fernando Pardini (www.acquabuona.it) e continuando, nell’attualità, a mantenere una stretta collaborazione con Ernesto Gentili su queste pagine.
Da pochi anni si occupa, insieme all’amico (nonché valente degustatore) Daniele Bartolozzi, di importazione diretta di Champagne attraverso un’accurata selezione di piccoli produttori (www.lebollicine.eu).
I knew I could trust you, Ernesto.
Inspired by your latest Chianti reviews I recently bought Castellare and Poggerino from the Belgian importers, tasted them and… liked them very much, especially Poggerino, which benefits in complexity, elegance and finesse from its higher altitude…
Thanks, Ernesto !
Your opinion is very important to me, Jan, and I’m glad you enjoyed the wines of Poggerino and Castellare.
Thank you!