Il millesimo 2004 a Bordeaux non ha avuto una particolare considerazione ed è stato giudicato universalmente di medio valore qualitativo. In realtà questi giudizi sommari rispondono alle esigenze di un mercato mondiale sempre più portato alle semplificazioni e, conseguentemente, alle approssimazioni legate alle mode del momento. Il mio punto di vista è sempre stato leggermente diverso al riguardo e riporto di seguito uno stralcio dagli appunti che scrissi all’epoca (primavera 2005).
“Il millesimo 2004 ha avuto uno sviluppo graduale con raccolte verificatesi nel periodo compreso tra fine settembre e la metà di ottobre, ovvero quasi con un mese di ritardo rispetto all’annata precedente. Una vendemmia tardiva ma anche molto produttiva, con la conseguenza di mostrare una qualità piuttosto eterogenea nel territorio bordolese anche se il tratto comune dei vini del 2004 è dato dalla freschezza, dall’equilibrio, dall’eleganza. E’ l’anno, infatti, che ha tracciato un solco netto tra i produttori che sono intervenuti nel vigneto con vendemmie verdi ripetute per attenuare le rese finali, che hanno rischiato la raccolta a fine stagione al fine di ottenere una buona maturazione delle uve e coloro che, al contrario, non hanno operato in modo così rigoroso. E’ emersa nettamente anche la differenza tra i vari terroirs con i vigneti storicamente più pregiati a dettare legge e a giustificare la vecchia ma sempre indicativa classificazione del 1855.
Come tutti gli anni a Bordeaux il tema finale degli assaggi en primeur è costituito dalla domanda: riva destra o riva sinistra? Quest’anno è difficile dare una risposta secca anche se le punte di diamante dell’annata si trovano tutte o quasi nell’area del Médoc. In realtà, oltre alle scelte viticole di ogni château, è intervenuta una reazione non precisamente prevedibile da parte dei singoli vitigni. Il merlot, più diffusamente coltivato nella riva destra, è generalmente avvantaggiato da annate fresche e tardive in quanto varietà precoce ma è stato generalmente piuttosto difficile tenerne sotto controllo la produttività e, seppur morbidi e fruttati, i vini a base di merlot sono risultati carenti in fatto di complessità. In buona sostanza le migliori riuscite dell’annata sono da assegnare ai cabernet sauvignon, per la riva sinistra, e ai cabernet franc, per quella destra, pervenuti ad una completa maturità, in virtù delle rese ridotte, dell’età dei vigneti, dell’epoca di raccolta e infine della qualità dei vari terroirs. Il cabernet piantato nei terreni più profondi e caldi, dotati cioè di un sistema di drenaggio più efficace, ha raggiunto pertanto una magnifica maturità senza rinunciare alla freschezza e all’eleganza tipica del millesimo 2004. Così si spiegano sostanzialmente le differenze, mai così nette nel recente passato, tra i grandi classici del territorio e il resto del gruppo.”
DENOMINAZIONE | NOME DEL VINO | ANNATA | AZIENDA | GIUDIZIO | VOTO |
Margaux | Château Brane-Cantenac | 2004 | BRANE-CANTENAC | tratti vegetali alternati ai frutti rossi emergono al naso – palato morbido, agile, quasi delicato e finale sul frutto | 85 |
Margaux | Château Cantenac Brown | 2004 | CANTENAC BROWN | compatto e profondo al naso, con note di grafite e fondo boisé – bocca densa e morbida, con chiusura lunga dai tannini dolci – di medio carattere e complessità ma riuscito | 88 |
Margaux | Château Dauzac | 2004 | DAUZAC | chiuso e concentrato nei profumi, dotato di un frutto maturo e di un’apprezzabile tensione gustativa – il finale è leggermente frenato dai tannini ma mantiene fragranza e freschezza | 89 |
Margaux | Château du Terte | 2004 | du TERTRE | frutto intenso e integro, nessun accenno vegetale – è continuo, fresco, di buona lunghezza finale con tannini sottili | 89 |
Margaux | Château Durfort-Vivens | 2004 | DURFORT-VIVENS | curiose note di confetture di fragole al naso – sapore piacevole ma semplice | 85 |
Margaux | Château Ferrière | 2004 | FERRIÈRE | naso intenso e profondo con il rovere in evidenza – lo sviluppo sul palato è denso, pieno, confortevole – il finale è ben sostenuto anche se piuttosto boisé | 88 |
Margaux | Château Giscours | 2004 | GISCOURS | profumi nitidi di frutti rossi (lamponi, fragole, cassis) – di calibrata dolcezza, ben diffusa sul palato, con tannini succosi – meno incisivo nel finale, di media complessità | 88 |
Margaux | Château Labégorce | 2004 | LABEGORCE | profumi indirizzati sul frutto, di buona maturità – attacco morbido, quasi dolce, piacevole ed energico ma un po’ semplice e già molto pronto | 86 |
Margaux | Château Lascombes | 2004 | LASCOMBES | profumi di spezie e torrefazione – fruttto, morbido, rotondo, con finale leggermente boisé – stile internazionale ben fatto ma non motlo caratterizzato | 87 |
Margaux | Château Malescot Saint-Exupéry | 2004 | MALESCOT SAINT-EXUPERY | profumi di frutti neri e note balsamiche – è intenso, concreto, possiede grinta e naturalezza espressiva – al momento non finissimo ma di buona personalità | 90 |
Margaux | Château Margaux | 2004 | MARGAUX | frutto di un disegno stilistico all’insegna dell’armonia assoluta, Margaux realizza in questo millesimo uno dei tanti capolavori del compianto Paul Pontallier – non possiede forse la profondità dei grandi millesimi ma è vino di grande classe e finezza | 96 |
Margaux | Château Monbrison | 2004 | MONBRISON | sentori di fragole e cassis nei profumi – sapore morbido, pieno e bilanciato, con tannini saporiti e ben integrati – succoso e ben riuscito | 89 |
Margaux | Château Palmer | 2004 | PALMER | straordinariamente elegante, con tannini setosi e raffinati, Palmer inizia, a partire da questa annata (sotto la direzione di Thomas Duroux), a risalire nelle quotazioni delle gerarchie bordolesi | 94 |
Margaux | Château Prieuré-Lichine | 2004 | PRIEURE’-LICHINE | molto legno dolce (vaniglia, torrone) al primo impatto olfattivo – in bocca si sviluppa con ordine e un’apprezzabile grinta – finale intenso, leggermente boisé | 87 |
Margaux | Château Rauzan-Ségla | 2004 | RAUZAN-SEGLA | un pizzico di rovere tostato si affianca al frutto maturo – in bocca convince per l’espansione e il diffuso senso di freschezza – finale intenso e pulito | 91 |
Margaux | Château Rauzan Gassies | 2004 | RAUZAN GASSIES | ribes e confetture di lamponi al naso – sapore soffice, vellutato, molto piacevole e già molto equilibrato – manca di un tocco di carattere e complessità | 89 |
Margaux | Château Siran | 2004 | SIRAN | compatto e profondo al naso, è denso, robusto, progressivo nello sviluppo, fresco nel finale | 88 |