V. d. G.: Chianti Classico Casanova dell’Aia 2017 Istine

Chianti Classico DOCG Vigna Casanova dell’Aia 2017 ISTINE

Ad ogni assaggio prendi nota, fino ad essere noiosamente ripetitivo, delle difficoltà quasi insuperabili della vendemmia 2017, poi ti capita un filotto di rossi chiantigiani e ti accorgi che c’è qualcosa che non torna: non più ostaggio di alcol e tannini, la bocca finalmente respira. Vai allora a ricontrollare le etichette per verificare se c’è stato uno scambio di bottiglie o, più precisamente, di annate. Nessun errore, per fortuna, ma, nel confronto diretto con altri vini, risaltano le forme eleganti del Chianti Classico di Pagliarese, oppure l’equilibrio di Badia a Coltibuono, la succosità di Ama, la freschezza di Riecine, o ancora, l’intensità di Rocca di Montegrossi. Potrei continuare, a memoria, con altri esempi ma mi soffermo sul “Casanova” di Istine che, a scanso di equivoci, non è il migliore del gruppo (lo stesso consanguineo* Vigna Cavarchione si fa leggermente preferire) ma è forse quello che offre una lettura più trasparente ed emblematica dei contrasti (e dei tormenti) dell’annata. Caldo al primo approccio e poi lento e rigido nello sviluppo – molto “2017” quindi – finisce per rivelare, alla distanza, purezza di frutto, freschezza, tensione gustativa e un sorprendente slancio finale. Come a dire che il carattere dell’annata ha picchiato duro e si è fatto inizialmente sentire ma successivamente gli “anticorpi territoriali” – concedetemi questa immaginaria interpretazione – hanno reagito e ricondotto il vino nel suo “alveo” naturale.

 

*in quanto prodotto dalla stessa azienda

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