Anche questa serie di Brunello di Montalcino 2013 ripropone complessivamente i dati emersi nel primo giro di assaggi pubblicati, con un divario abbastanza netto tra le migliori riuscite e il resto del gruppo. Si mettono in evidenza due vecchie conoscenze come Caprili e il Vigna La Casa di Caparzo e sono da seguire le selezioni di Castello Romitorio, Castiglion del Bosco e Cava d’Onice.
Con la collaborazione di Claudio Corrieri
CAPANNE RICCI
Un po’ semplice come Brunello, in compenso è vino agile, piacevole, di buon succo con tannini docili. – 85/86
CAPARZO
Poco espressivo sul piano aromatico, è in lieve debito di frutto sul palato dove prevalgono le sensazioni alcoliche e tanniche. – 83/85
CAPARZO – Vigna La Casa
Il frutto è nitido con gradevoli risvolti agrumati; in bocca è appena un po’ alcolico ma anche continuo, scorrevole e bilanciato, dalle forme eleganti, ben registrato sul piano tannico. – 90/91
CAPRILI
Non proprio esplicito nei profumi, mostra una struttura incisiva e un carattere perentorio; è caldo all’impatto ma subito reattivo con tannini succosi e finale molto fresco e sapido. – 91/93
CARPINETO
Profumi balsamici e speziati accompagnati da note boisé; in bocca è caparbio, robusto, poco classico come stile ma dotato di frutto e buona freschezza di fondo. – 86/87
CASANUOVA DELLE CERBAIE
Dignitoso ma un po’ scomposto, mancano frutto e polpa a centro bocca, con chiusura pulita ma magra. – 82/83
CASISANO/TOMMASI FAMILY ESTATES
Aperto ma vegetale nei profumi, non si espande e chiude sul rovere con note evolute. – 82/83
CASTELLO ROMITORIO
Altro vino che si trascina dietro qualche vuoto strutturale con il rovere a riempire gli spazi; è comunque tecnicamente corretto e di sufficiente gradevolezza. – 82/83
CASTELLO ROMITORIO – Filo di Seta
Sentori balsamici, fruttati e affumicati in evidenza; la bocca è potente, densa, di stile decisamente non tradizionale ma dotata di una struttura robusta in grado di raggiungere un migliore equilibrio con la permanenza in bottiglia. – 86/89
CASTELLO TRICERCHI
Ordinato, timido nell’esporsi, dall’impatto moderatamente dolce, tenero, privo di stacco e di carattere anche se gradevole. – 83/84
CASTIGLION DEL BOSCO
Corretto, ben fatto, di piacevole rotondità e dolcezza iniziale, è equilibrato ma manca di slancio ed espansione finale. – 85/86
CASTIGLION DEL BOSCO – Campo del Drago
Il frutto è nitido, di buona maturità e apertura; in bocca ha spinta, è energico, compatto, poco sfumato e non ancora ben definito stilisticamente ma promettente. Un vino (e un’azienda) in crescita rispetto al passato. – 88/89
CAVA D’ONICE
Poco espansivo nei profumi dai toni gessosi, mostra qualche cenno di evoluzione, con l’alcol in prima evidenza, anche se la scia sapida del finale lo aiuta a ristabilire, almeno in parte, l’equilibrio e un po’ di rigorosità. – 84/85
CAVA D’ONICE – Colombaio
Ampio, caldo, la forza alcolica non è proprio camuffata all’ingresso ma, in compenso, esibisce volume, ricchezza e un carattere deciso; non brilla per finezza ma non passa certamente inosservato. – 88/90
CITILLE DI SOPRA
Ingresso leggermente alcolico ma l’insieme è comunque bilanciato con uno sviluppo lineare, gradevole anche se privo di sussulti o cambi di passo. – 85/86
CITILLE DI SOPRA – Vigna Poggio Ronconi
Ricco all’impatto e anche un po’ vistoso, con qualche eccesso estrattivo che penalizza l’armonia complessiva anche se ha qualche margine di crescita. – 85/87