Non è una meteora

 

L’eccellente esordio, avvenuto con l’annata 2015, poteva essere frutto di una serie fortunata di combinazioni favorevoli. La successiva conferma ad alti livelli era certamente da attribuire alla grandezza dell’annata (2016), ma chi continuava a pensare alla casualità iniziava a perdere decisamente credito.

Il fatto di salire sul podio dei migliori Chianti Classico anche con il temutissimo millesimo 2017 ha eliminato i dubbi residui: il Vigna Barbischio di Maurizio Alongi è destinato a recitare un ruolo da protagonista nel panorama chiantigiano per lungo tempo ancora.

seguono le note di assaggio

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