SELEZIONE VINI 2022/23: ISTINE

Ogni anno il confronto tra i vari cru di Chianti Classico di Istine è fonte di ispirazione in quanto mai del tutto prevedibile, ma non tanto in funzione dell’ipotetica gerarchia qualitativa, ma perché l’espressione della personalità di ogni vigneto, in linea con le caratteristiche del Sangiovese, risente fortemente della diversità degli andamenti stagionali.
In questa tornata di assaggi ho provato l’annata 2020 – millesimo che promette di essere scoppiettante con l’uscita delle tipologie più ambiziose – e ho ripetuto il test a distanza di un paio di mesi con una sostanziale conferma delle prime impressioni. Facendola corta, il Vigna Cavarchione – una costante nel tempo – si è rivelato immediatamente come il più completo e articolato, lungo e intenso dei vini aziendali. Più leggero, sottile ma tenacemente “sospeso”, così “purissimo e freschissimo” da assomigliare allo slogan pubblicitario di una famosa acqua minerale, è il profilo unico, originale, difficilmente dimenticabile del Vigna Istine.
Ecco, allora, che si fa largo il dubbio se dare più valore al giudizio razionale che indica senza incertezze nel primo cru il prescelto o farsi coinvolgere e trascinare dalla personalità del secondo, il cui solo ricordo ha effetti rinfrescanti.

Alle note di degustazione, riservate agli abbonati, l’ardua sentenza.

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